Da quando il dottor Micheal D. Gershon della Columbia University ha ipotizzato che l’intestino sia il nostro secondo cervello, l’attenzione verso questa parte del nostro corpo è aumentata. Un incremento di attenzione che però ha messo in primo piano anche tante patologie che lo possono interessare. Senza pretendere di stilare una lista completa andiamo allora a vedere quali sono le malattie infiammatorie croniche dell’intestino.

Malattie infiammatorie croniche dell’intestino: quali sono

In inglese vengono definite IBD, ovvero Inflammatory Bowel Disease: alcune di queste, forse le più diffuse, sono la malattia di Crohn e la rettocolite ulcerosa. Ma non sono le uniche, anche se rappresentano una larga fetta delle malattie infiammatorie croniche dell’intestino: quali sono le altre è presto detto, anche perché si tratta di varie forme di coliti che vanno dalla colite indeterminata alle coliti microscopiche.
Un dato è sicuramente da sottolineare: negli ultimi trent’anni l’incidenza globale delle IBD (Inflammatory Bowel Disease) è cresciuta dell’85% portando il numero mondiale dei malati a quasi sette milioni di persone. Questo genere di patologie croniche colpisce maggiormente le donne, anche se la differenza statistica non è poi elevata. Ampia la forbice dell’età d’insorgenza della patologia: si va dai 15 anni fino ai 45. L’Italia non è immune dagli influssi di questa malattia che, sul suolo nazionale, si presume interessi circa 250.000 persone.

Quali sono i sintomi dell’infiammazione dell’intestino

Visto quali sono le malattie croniche dell’intestino, c’è da dire che purtroppo la loro origine non è ben definita, tanto che le si definisce patologie a genesi multifattoriale. Da una parte ci può essere una reazione immunologica abnorme dell’intestino verso gli antigeni come, ad esempio, i batteri che costituiscono la flora batterica intestinale. C’è poi una ricorrente familiarità: le malattie infiammatorie croniche dell’intestino tendono a presentarsi in modo frequente anche nei parenti delle persone già colpite da queste patologie. Infine si elencano vari fattori fra i quali il fumo di sigaretta e anche l’ansia e la depressione.
Una volta individuate le possibili cause vediamo quali possono essere i sintomi che possono individuare una malattia cronica dell’intestino.
Per quanto riguarda la malattia di Crohn si hanno diarrea (anche notturna)e dolore addominale localizzato nella parte inferiore destra dell’addome; per quanto riguarda invece la rettocolite ulcerosa, diarrea ematica (le feci si presentano con sangue rosso vivo misto a muco).

Queste patologie hanno la caratteristica di non presentarsi in forma continuativa: ci possono essere dei periodi cosiddetti di latenza, che si alternano a fasi di acute. In questo secondo periodo si possono presentare anche febbre leggera, dimagrimento, stanchezza, inappetenza. In ogni caso sono malattie alle quali occorre prestare molta attenzione: possono infatti presentare complicanze anche importanti che necessitano di interventi chirurgici per essere risolte.

I trattamenti

Malattie infiammatorie croniche dell’intestino: quali sono dunque i trattamenti più adeguati? Una volta accertata la presenza di queste patologie occorre ricorrere a terapia medica e costante monitoraggio clinico. Un appropriato utilizzo di farmaci può indurre alla remissione della malattia e liberare i pazienti dalle fasi di riacutizzazione. La lista dei farmaci appropriati per le malattie infiammatorie croniche dell’intestino viene prescritta sotto severa sorveglianza medica ed è personalizzata a seconda di ogni singolo caso.
Qualora la terapia medica non abbia successo, è necessario ricorrere ad una terapia chirurgica.