I candidati al congresso del Pd stanno prendendo posto e, con loro, anche le varie correnti che storicamente animano il mondo dem. Tutti presi a schierare le proprie fiches fatte di endorsment e dispiego di risorse – in termini di voto anzitutto – da impiegare. La segreteria di Enrico Letta, ricordiamo, verrà rinnovata in seno al percorso costituente avviato all’indomani della debacle elettorale dello scorso 26 settembre. La guida del partito verrà affidata ad uno tra Stefano Bonaccini, Elly Schlein, Paola De Micheli, Gianni Cuperlo. Con i primi due favoriti a rendere il percorso una questione a due. A proposito di endorsment ne è arrivato uno di lusso, declinato sottoforma di intervista rilasciata al Corriere della Sera, da parte di Dario Franceschini. Il quale, sta con Elly Schlein. Le sue parole:

Dopo la pandemia e la guerra in Ucraina stanno cambiando tutti i punti di riferimento attorno a noi. In Europa, nel rapporto tra Stati e mercati, tra economia e ambiente, tra era digitale e diritti. Solo generazioni nuove possono capire e interpretare veramente questa stagione. Schlein ha 37 anni e tutte le caratteristiche culturali e personali per essere la leader del Pd in questo tempo nuovo. La generazione mia e di Bonaccini ha guidato il partito ai vari livelli dalla fondazione nel 2007 ad oggi e ora è giusto che lasci il passo.

Franceschini: “Del Pd deve cambiare tutto: con Schlein si può”

Dario Franceschini punta a creare una linea di frattura tra il prima ed il dopo, un momento di shock che porti ad un cambimento radicale del Pd. Lo dice senza mezze parole:

In questo momento il Pd non ha bisogno di continuità e tranquillità ma di un punto di frattura – ha detto Franceschini – . La destra, questa destra italiana così estrema, la si contrasta non proponendo al Paese, come troppe volte abbiamo fatto, pressappoco le loro stesse risposte con solo una spruzzatina di giustizia sociale in più, ma facendo emergere tutte le differenze profonde sui valori e sui modelli di società. Per questo serve un Pd più radicale nella proposta politica, più netto e più coraggioso.

Su Schlein, poi:

Come lei ne arrivano una ogni dieci anni. Rappresenta una sinistra moderna. La generazione mia e di Bonaccini ha guidato il partito dalla fondazione a oggi e ora è giusto che lasci il passo.