Trapianti Molinette Torino. Lavoro a non finire e grande record di interventi per una serie di importanti operazioni salvavita.
Tra il 20 e il 24 dicembre è stato trapiantato anche un fegato da un donatore di 97 anni. Grandi numeri e grandi azioni per una sanità italiana che non si arresta. Una soddisfazione e un momento importante per i familiari dei pazienti che potranno proseguire le festività con la sicurezza che i medici abbiano svolto il loro lavoro senza soste.
24 interventi in 100 ore. Spiega tutti i dettagli il direttore generale della Città della Salute, Giovanni La Valle.

Trapianti Molinette Torino: numeri record

In poco più di cento ore sono stati svolti numerosi interventi nell’ospedale Molinette della Città della Salute di Torino: i professionisti, nonostante i giorni di festa, si sono adoperati con il consueto impegno per permettere ai pazienti di trascorrere un gioioso Natale.

Ad esser stati trapiantati sono stati ben 2 organi, tra cui sono stati registrati 9 fegati, 12 reni, 2 polmoni ed 1 cuore: le operazioni sono state a ciclo continuo, con la conseguenza che in sala operatoria si sono avvicendati numerosi medici e professionisti, tra chirurghi epatici, chirurghi vascolari, urologi, cardiochirurghi, chirurghi toracici, oltre agli anestesisti. Un vero e proprio lavoro di Equipe che ha permesso di salvare numerosi pazienti e di dare la vita a quanti attendessero un trapianto del genere.

Le sale operatorie per i trapianti di fegato, i più numerosi tra tutti quelli svolti, sono rimaste quasi costantemente aperte, durante questi giorni di duro lavoro.

Bisogna, inoltre, considerare che due trapianti di fegato e due trapianti di rene sono stati possibili grazie ai cosiddetti donatori a cuore fermo: si tratta di donazioni molto complesse, che da poco iniziano ad essere sperimentate in Italia e in pochi ospedali sono ancora possibili. Alle Molinette di Torino il programma è in pieno sviluppo sotto la guida della dottoressa Marinella Zanierato.

Questi record si sono avuti grazie al valore delle donazioni e di tutte quelle famiglie che, nonostante il dolore della perdita di un proprio caro, hanno deciso di aiutare altre persone sfortunate, in una rete di supporto molto importante, senza dimenticare l’importanza del supporto dei medici e della loro professionalità, in un frangente tanto delicato.

Nel punto in cui eccellenza e solidarietà si uniscono, i pazienti possono ritrovare la speranza in un Natale sicuramente più sereno e più gioioso.

Trapianti Molinette Torino, parla Giovanni La Valle

Numeri alti, record in tutto e per tutto, lavoro a non finire per il personale medico-sanitario. Per quanto riguarda il donatore 97enne, nello specifico, si tratta dell’età più avanzata mai segnalata nella Rete Donazione e Trapianto di Piemonte-Valle d’Aosta.
Il ricevente del trapianto di fegato ha 65 anni.

Su 11 pazienti sono stati trapiantati i 12 reni, poiché in uno dei casi due reni sono stati trapiantati in un solo ricevente.
A spiegare dettagli aggiuntivi sui ritmi dei trapianti è Giovanni La Valle, il direttore generale della Città della Salute.

“Le attività di trapianto d’organo non hanno mai sosta e questa organizzazione straordinaria lo ha dimostrato anche in questi giorni di festa – come attestato su adnkronos – un ringraziamento a tutte le équipes ed ai familiari dei donatori che con il loro gesto di grande generosità hanno permesso di dare una vita nuova ai pazienti trapiantati”.
Ottimi risultati, per un Natale più sereno, all’insegna del dono più importante: quello a favore della vita, della ricerca e della salute.

Un risultato straordinario: parola alla Città della Salute

Sono numerosi i plausi a queste azioni fondamentali per i pazienti: di seguito, riportiamo i commenti alla Città della Salute, che testimoniano l’importanza del lavoro svolto: “Un risultato straordinario reso possibile grazie a uno sforzo senza precedenti del personale infermieristico ma, in primis, ai donatori e alle loro famiglie, piemontesi, valdostane e di altre regioni d’Italia, che per Natale hanno compiuto il regalo più grande.”