Polizia Postale Natale, l’importante autorità istituzionale ha pubblicato sul proprio portale un decalogo di comportamenti e informazione da considerare per evitare truffe quando si fanno acquisti online.

Sono infatti i dati delle associazioni di ricerca o dei consumatori che confermano come gli italiani si affidino sempre di più agli acquisti su internet per cercare l’offerta giusta. A volte, però, si rischia di mettere sotto l’albero un pacco vuoto o diverso da quello che avevamo inserito nel “carrello”.

Truffe online a Natale, serve sempre la massima prudenza e attenzione

Premessa, qualunque acquisto online presenta sempre una percentuale di rischio di truffe di qualsiasi natura: tuttavia, a Natale, dato l’ampio volume d’affari che si viene a generare, questa cifra sale considerevolmente per alcune categorie merceologiche.

Secondo i dati in possesso della Polizia Postale, sono oltre 14mila i casi denunciati di truffa, circa 8mila quelli avvenuti sul web. Il giro d’affari complessivamente “sottratti” ammonta a quasi 9 milioni di euro, e 2.500 persone sono state iscritte nel registro degli indagati. Il Centro Operativo Sicurezza Cibernetica della Polizia Postale Lazio ha dunque coordinato questa iniziativa dedicata trasversalmente a tutti gli utenti, dai più esperti a quelli che muovono i primi passi nel digitale. Il vademecum sarà prossimamente disponibile sul sito della Polizia di Stato, sul portale del Commissariato di P.S. on line e sulle relative pagine Facebook e Twitter.

La base di partenza è quella di affidarsi a software e browser completi e aggiornati: in molti casi l’antivirus è ormai incorporato (e non va dunque installato da zero), ma un sistema aggiornato alla sua ultima versione possibile sarà sulla carta meno vulnerabile da attacchi informatici rispetto a una release vecchia. Preferire siti certificati e ufficiali: per sapere il grado di sicurezza di un sito è sufficiente controllare se è presente la dicitura “https” all’inizio della stringa. A volte questo non è sufficiente, poiché ci sono siti fantasma in grado di coprire perfettamente la facciata del sito reale, salvo poi nascondere trappole insidiose. Molto spesso questi portali si riconoscono per il nome poco conosciuto, oppure per la presenza di offerte mirabolanti in grado di stracciare la concorrenza. Il consiglio fornito dalle forze dell’ordine è di verificare le recensioni di chi ha già fatto acquisti sulla piattaforma.

Verificare i dati dell’azienda: il terzo punto si collega al secondo ed è legato alla conferma dell’autenticità del venditore. Ecco dunque che sul sito è obbligatorio trovare per legge riferimenti quali un numero di partita Iva, di telefono fisso, un indirizzo fisico e ulteriori dati per contattare l’azienda. Se si acquista poi su dispositivi mobili come smartphone o tablet, è consigliabile utilizzare le applicazioni ufficiali e non navigare nel browser. Poi ancora, preferire l’inserimento di dati di carte di credito ricaricabili, non farsi ingannare da presunti messaggi pubblicitari allettanti che celano tentativi di estrapolare i dati (il cosiddetto “phishing o smishing – ossia per messaggio Sms”, preferire annunci ricchi di informazioni, ben strutturati (spesso sinonimo di affidabilità) e, infine, diffidare di offerte shock dai prezzi irrinunciabili, non fidarsi di chi ti richiede un contatto esterno a quello della piattaforma su cui si stanno facendo acquisti ed evitare gli acquirenti che intendono chiudere con eccessiva rapidità l’affare.