Cristina D’Avena Fratelli D’Italia è stata una delle polemiche più accese delle ultime ore, con la cantante che alla fine si è esibita nella serata di ieri alla festa del decennale del partito di governo guidato dalla premier Giorgia Meloni. Un’esibizione di circa 40’ in cui ha fatto battere le mani e scatenare i presenti regalando momenti di gioia con le sue eterne sigle dei cartoni animati.

Cristina D’Avena Fratelli d’Italia la foto con la felpa

Cristina D’Avena aveva specificato di voler parlare con la musica e di scaldare i cuori delle persone. Lo ha fatto, anche portando per la prima volta live la canzone L’altro Natale dedicata agli ultimi contenuta nel suo nuovo cofanetto per i 40 anni di carriera e scritta per lei da Niccolo Agliardi. Alla fine del mini concerto chiuso con l’evergreen “Occhi di gatto” la cantante ha ricevuto sul palco una felpa di Fratelli d’Italia che ha sfoggiato per i fotografi.

Cristina D’Avena con la felpa di Fratelli d’Italia

Il messaggio di Cristina d’Avena sui social

Nel pomeriggio prima dell’esibizione Cristina D’Avena aveva spiegato cosa l’avesse spinta ad accettare di cantare per Fratelli d’Italia: “Cari amici, ho letto nel pomeriggio di ieri, sul web, commenti e considerazioni feroci sulla mia partecipazione alla festa di questa sera, in Piazza del Popolo a Roma. Non credo serva spiegare come mi sia sentita; preferisco ricordare a chi mi ha giudicato, forse con un po’ troppa fretta, chi sono. Da quarant’anni canto in tutti i posti dove sono ben voluta e accolta. Nelle piazze dei paesi, nei palazzetti delle città, nei teatri, in televisione, nelle feste LGBTQ+ e anche alle Feste dell’Unità. Nei Pride e al Vaticano. E sempre e ovunque con tutto l’impegno e la gratitudine possibili. Perché le mie canzoni non desiderano altro che portare allegria e spensieratezza a chi è cresciuto con loro e a chi le canta assieme a me. Tutti, nessuno escluso. E questo non è qualunquismo, ma libertà. Stasera, come tutte le altre, non porto ideologie, ma musica. Non mi schiero e non cambio pelle all’improvviso. Ho accolto un invito per cantare, non per militare sotto una bandiera. E se posso trasformare una polemica in qualcosa di più utile, vorrei fosse – questa – un’ottima occasione per dimostrare (se mai ce ne fosse ancora bisogno) che la musica unisce, include, conforta. Ho sostenuto, e sempre sosterrò, i diritti civili e l’amore universale che dovrebbe essere alla base della crescita di ogni essere umano”, erano state le sue parole. Ricordiamo che i giornali avevano riportato invece alcune parole della sorella Clarissa, da sempre al fianco di Cristina, che aveva parlato di una simpatia per la prima premier donna italiana.

Il precedente di Pino Insegno

Precedentemente a finire nell’occhio del ciclone era stato Pino Insegno, colpevole di aver presentato sul palco nella stessa piazza del popolo alla chiusura della vittoriosa campagna elettorale Giorgia Meloni con il discorso di Aragorn ne Il Signore degli Anelli. Anche lì l’attore e doppiatore era stato accusato di essere un fascista, quando in realtà era andato sul palco per sostenere un’amica.