Entrano in chiesa e rapinano tutti i fedeli presenti, è quanto successo a Caserta ieri sera, domenica 11 dicembre. All’improvviso sei uomini armati di pistole e coltelli, e con i volti coperti, minacciando le famiglie presenti, molte delle quali con bambini piccoli. Uno dei malintenzionati, probabilmente il capo della banda, ha puntato l’arma alla testa del capo della sorveglianza, sostituito dal palo della banda.

Entrano in chiesa armati e rapinano i fedeli, la dinamica dei fatti

Cinque minuti di terrore, così le persone presenti all’interno della chiesa evangelica di via San Michele a Orta di Atella, in provincia di Caserta. I criminali, stando alle parole dei fedeli, parlavano dialetto napoletano e si sono fatti consegnare le offerte della giornata, portafogli, cellulari e gioielli, per un bottino certamente non cospicuo, intorno al migliaio di euro.

Una volta fuggiti hanno sfruttato la posizione strategica del luogo culto, a uno degli svincoli della superstrada Nola-Villa Literno, fuggendo immediatamente in auto. I carabinieri hanno immediatamente avviato le indagini, riuscendo a recuperare le immagini dei sistemi di videosorveglianza presenti nella zona, in modo tale da cercare qualsiasi indizio che possa far risalire ai componenti della banda.

Il pastore della chiesa, Dario Iazzetta, ha parlato così: “Alla fine del nostro culto sei uomini incappucciati sono entrati e con violenza ci hanno rapinato. Stiamo tutti bene grazie a Dio, solo spavento e tanta tristezza per gente che offende Dio così facilmente. La nostra preoccupazione era per i bambini, i ragazzi, ma Dio ci ha protetti e lo farà ancora.” Un gesto che fa molto discutere, visto anche il luogo all’interno del quale è avvenuto, con alcuni fedeli che si sono ritrovati le armi puntate contro, affinché i rapinatori potessero ottenere ciò che volevano.