Elton John lascia Twitter. “Per tutta la vita ho cercato di usare la musica per unire le persone. Eppure mi rattrista vedere come la disinformazione venga ora utilizzata per dividere il nostro mondo” con queste parole il baorenetto del pop famoso in tutto il mondo annuncia che non sarà più sulla piattaforma, perdendo così 1,1 milioni di follower. “Ho deciso di non utilizzare più Twitter, dato il loro recente cambiamento nella politica che consentirà alla disinformazione di prosperare senza controllo”, ha poi aggiunto.

Elton John lascia Twitter dopo la svolta Musk

La decisione del musicista 75enne arriva dopo l’acquisto del social media da parte del magnate di Tesla Elon Musk. Un’acquisizione dal valore di 44 miliardi di dollari, in seguito alla quale ha detto di voler concedere “un’amnistia generale” per tutti quegli account che erano stati sospesi. Tra questi anche i cosiddetti super diffusori di odio, banditi in passato.

Elton John non è il primo

Elton John non è il primo famoso che decide di lasciare Twitter o comunque manifestare il suo dissenso con le scelte della nuova gestione aziendale. In molti hanno seguito questa strada, soprattutto dopo la decisione di Musk di mettere in vendita la possibilità di ottenere la spunta blu, il simbolo che sta ad indicare un profilo certificato. In proposito, lo scrittore di best seller Stephen King ha già scambiato diversi messaggi di botta e risposta con Musk, arrivando ad ironizzare sul prezzo di questo nuovo “servizio”. Anche la famossissima creatrice delle serie Grey’s Anatomy e Bridgerton Shonda Rimes ha deciso di lasciare il social, accusando Musk di essere un “assolutista della libera espressione”. Commenti negativi infine da moltissime altre celebrities, tra cui Téa Leoni, Toni Braxton e Sara Bareilles.

La riammissione di Trump

Non è piaciuta a molti utenti la decisione di riammettere l’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump, dopo due anni di sospensione in seguito ai fatti di Capitol Hill del 6 gennaio 2021. Elon Musk lo avevo fatto servendosi di un sondaggio lanciato tra i follower sullo stesso social: in 15 milioni avevano accettato il rientro di Trump, così era stato “reintegrato”. Un numero che sembra alto, ma che statisticamente non è particolarmente rilevante.