L’uccellino è libero. Da quando è stata twittata questa frase, che ha sancito l’acquisto di Twitter da parte del miliardario Elon Musk, ne sono successe di cose all’interno società che gestisce il noto social network. Dalla promessa di cambiamenti radicali alla nuova policy relativa alle spunte blu, passando per gli endorsment politici e per il reinserimento del bannato Donald Trump. L’uragano Musk con l’eccentricità che caratterizza il patron – tra le altre cose – di Tesla s’è subito fatto sentire. Alcuni lo sentono o, per meglio dire, lo leggono dalle notizie. Altri, peggio, lo provano sulla loro pelle. Per loro l’uragano ha il sapore disperato della perdita di un lavoro e della prospettiva di povertà. Tra le varie azioni di Elon Musk da quando ha acquistato Twitter, infatti, c’è quella dell’epurazione di massa. I licenziamenti, si sprecano. Non solo tecnici addetti alla manutenzione, alla gestione, e alla predisposizione dell’interfaccia social. Non solo lo studio legale (quello che aveva proceduto contro l’ex Presidente Trump fino a gettarlo fuori) ma anche i lavoratori di altri comparti. Ultimo, in ordine temporale, quello addetto alle pulizie.

Twitter: licenziamenti a raffica nel reparto pulizie

Trattati come spazzatura, licenziati senza alcuna indennità e spaventati per un futuro incerto. A raccontare alla Bbc il proprio calvario lavorativo e umano è – riporta l’AGI – l’ex personale delle pulizie al quartier generale di Twitter, a San Francisco, licenziato da Elon Musk. Un caso mediatico – ma umano – questo dei licenziamenti su Twitter. Un caso che desta molti sospetti. Non a caso sta indagando il procuratore della città di San Francisco, David Chiu, per verificare se Musk abbia infranto la legge o meno. Anche perché – spiega il procuratore alla Bbc – Musk ha una lunga storia di offuscamento delle leggi sul lavoro.

n-word twitter

I dipendenti sono stati informati del licenziamenti effettivo a tre settimane del Natale ed il loro lavoro verrà sostituito da apposite macchine robot. Una situazione incredibile denunciata da Olga Miranda, presidente del sindacato degli addetti alle pulizie. I lavoratori e le lavoratrici si riuniranno lunedì per un sciopero contro Elon Musk. Fonti della Bbc hanno raccontato: “L’ambiente di lavoro è sempre stato amichevole, ma quando Musk ha rilevato la compagnia lo scorso ottobre la situazione è cambiata del tutto. Finora la gente aveva lavorato senza preoccupazioni, ma ora abbiamo paura”. Uno tsunami di nome Musk quello che si è abbattuto su Twitter. L’epurazione va avanti.