Gianni Versace fidanzato. Giovanni Maria Versace (Reggio Calabria, 2 dicembre 1946 – Miami Beach, 15 luglio 1997) è stato uno stilista e imprenditore italiano. È considerato uno degli stilisti più rivoluzionari di tutti i tempi, capace di stravolgere il mondo della moda. È inoltre il fondatore della casa di moda Versace.

Gianni Versace vita privata

Apertamente omosessuale, Gianni Versace è stato legato fino al momento della morte allo stilista ed ex modello Antonio D’Amico.

I due trascorrevano insieme alcuni momenti di vacanza, a Miami oppure in Italia.

Antonio D’Amico è nato il 21 gennaio 1959 in Puglia. Dal 1998 si è messo in proprio come designer e ha una sua casa di moda, la Antonio D’Amico Golf. Incontrò Gianni nel 1982 ad un balletto e fu un colpo di fulmine. La sua vita cambiò per sempre: “Io ero giovane, avevo 22 anni ed ero un po’ emozionato per averlo conosciuto: non avrei mai pensato che la mia vita cambiasse così“, ha raccontato a Storie Italiane. Antonio D’Amico e Gianni Versace sono stati una delle prime coppie omosessuali a fare coming out.

Omicidio

È il 15 luglio 1997 quando Versace viene assassinato con due colpi di pistola sugli scalini della propria abitazione di Miami Beach, mentre torna dalla quotidiana passeggiata mattutina: ha ancora i giornali in mano. I primi a soccorrerlo sono il compagno Antonio D’Amico e l’amico Lázaro Quintana, allarmati dagli spari. Lo stilista viene subito trasferito al Jackson Memorial Hospital di Miami, ma è troppo tardi e poco dopo viene dichiarato morto. Dell’omicidio viene accusato il 28enne Andrew Cunanan, artefice di altri 4 omicidi, tutti compiuti nel 1997, probabilmente a causa della caduta nella dipendenza da cocaina ed eroina. Nella fuga il giovane riesce a nascondersi in una casa galleggiante abbandonata a meno di 3 miglia dal luogo del delitto, dove si suicida sparandosi in bocca un colpo calibro 40. La vicenda dell’assassinio diventa un caso mediatico e, tra le speculazioni che i media fanno sul killer, ci sono quelle che riguardano una possibile diagnosi di infezione da HIV contratta da uno dei suoi amanti (non era un segreto che si facesse mantenere in cambio di prestazioni sessuali). L’autopsia rivela, comunque, che Cunanan non era sieropositivo e, anche se le sue motivazioni sono morte con lui, forse la più papabile è l’invidia provata dal giovane nei confronti di Versace, grande stilista ed icona gay. Studi successivi sui suoi comportamenti hanno dimostrato che possa aver sofferto di psicopatia e disturbo della personalità caratterizzato da un’anormale mancanza di empatia. Il suo profilo e la tragica storia dell’omicidio sono stati di ispirazione per la seconda stagione della serie “American Crime Story“.