I media americani hanno annunciato un accordo tra Stati Uniti e Russia per uno scambio di detenuti, tra cui la star del basket americano, Brittney Griner e il trafficante internazionale di armi russo, Viktor Bout. Griner, 32 anni, era stata trasferita a novembre in una colonia penale in Russia per scontare una pena detentiva di nove anni per traffico di droga. La donna era stata arrestata a febbraio in un aeroporto di Mosca con un vaper ed un liquido contenente cannabis. Bout, invece, è stato arrestato nel 2008 in Thailandia. Si troava lì per un apparente viaggio personale ma, pensando di contrattare la vendita di armi con un gruppo eversivo colombiano, viene incastrato da agenti americani ed arrestato. Lo scambio, dopo essere stato annunciato, è anche nella sua fase attuativa. Lo ha confermato anche il presidente americano Joe Biden che commenta così il ritorno a casa della sua concittadina:

È al sicuro, in aereo e sta tornando a casa. Dopo mesi di ingiusta detenzione in Russia, trattenuta in circostanze intollerabili, Brittney tornerà presto tra le braccia dei suoi cari. Questo è un giorno per il quale abbiamo lavorato a lungo. Non abbiamo mai smesso di spingere per il suo rilascio. Ci sono volute trattative scrupolose e intense.

Chi è Brittney Griner

Brittney Yevette Griner nasce a Houston nel 1980 è figlia di un veterano di guerra in Vietnma ed affianca, all’attavitià cestistica, anche l’impegno politico. Ha più volte, pubblicamente, fatto endorsment per Joe Biden nel corso delle presidenziali del 2020. La sua carriera sportiva inizia nella Baylor University. Lì si distingue e viene acquistata dalla Phoenix Mercury. È stata insignita per due volte del Naismith College Player of the Year. Si trasferisce prima in Cina poi in Russia dove milita con l’Ekaterinburg.

Brittney Griner

Balza alla cronaca nel 2022 quando viene trattenuta e poi arrestata all’aeroporto di Mosca con l’accusa di importazione di sostanze stupefacenti: nel suo bagaglio sarebbe stato trovato un olio di canapa. Sua moglie Cherelle Griner porta il caso all’attenzione dei vertici federali degli Stati Uniti d’America ma, intanto, il tribunale russo procede contro di lei e la condanna a 9 anni di reclusione. Il caso ha aperto una quisquilla diplomatica tra di due paesi che si è risolta nell’unico modo possibile tra quelli paventati nei mesi: lo scambio di prigionieri.

Chi è Vitkor Bout

Viktor Bout nasce a Dusanbe nel 1967 ed è un criminale russo. Ex tenente colonnello dell’esercito russo in Angola e trafficante d’armi, è conosciuto con il soprannome di mercante della morte. Il suo impegno nell’esercito – durante il quale è stato spesso ritenuto essere un membro del KGB – si esaurisce nel 1991 con la dissoluzione dell’Unione Sovietica. Quando torna a Mosca incontra e sposa Alla e lì inizia un’operazione di compravendita dell’arsenale militare sovietico rimasto in circolazione. Con senso degli affari e conoscenze riesce a mettere su un importante giro di armi. Viene notato dallo stato centrale ma soprattutto la sua voce arriva altrove, specie in quei paesi dove risiedono gruppi rivoluzionari e militari, e diventa uno dei più influenti trafficanti di armi al mondo.

Viene arresttato nel 2008 in Thailandia e dopo mesi di pressioni dagli Stati Uniti e dalla Russia, il 16 novembre 2010 il governo thailandese approva l’estradizione di Bout negli Stati Uniti. Viene quindi giudicato dal tribunale di New York che vorrebbe, per lui, l’ergastolo. La difesa spinge sulla mancanza di prove e alla fine la sentenza condanna Viktor Bout a 25 anni di carcere e al pagamento di 15 milioni di dollari. Oggi, per via dello scambio con Griner, può tornare nel suo paese.