Adelia Lucattini giovani e suicidi, il caso Riccardo Faggin. La psichiatra e psicoanalista della società Psicoanalista Italiana su Cusano Italia tv è intervenuta a “Prisma” condotta da Andrea Mollas e Cinzia Santangeli ha parlato dell’aumento dei suicidi sui giovani.

Adelia Lucattini giovani e suicidi, il caso Riccardo Faggin

Sull’aumento dei suicidi tra i giovani:

“Gli studi ci dimostrano che c’è un aumento delle sindromi ansioso depressive reattive. Non parliamo di pazienti con disturbo bipolare intorno ai 18/22 anni, ma sono pazienti che rincorrono alle cure che la famiglia li aiutano. Le forme reattive invece sono in aumento e ci deve essere una prevenzione in cui tutti possono fare ricorso e non lasciati a sé stesso portando alla conclusione al suicidio o al tentativo di suicidio.”

Il caso

Riccardo Faggian, ragazzo di 26 anni è morto schiantandosi contro un albero con la sua auto a Padova.
Dalle indagini si evince che non era prossimo alla fine degli studi, così come si ipotizzava. Riccardo era iscritto alla facoltà di Scienze Infermieristiche dell’Università di Padova ed il 29 novembre avrebbe dovuto discutere la tesi.
L’Università che frequentava Riccardo ha confermato il fatto, affermando che lo studente non aveva sostenuto nessun esame. In questi giorni avrebbe dovuto festeggiare con amici e parenti il traguardo raggiunto.

La preoccupazione

In Italia, le morti per suicidio sono state circa 4000, corrispondenti a un tasso standardizzato di 4,7 per 100.000 abitanti (7,6 per gli uomini e 1,9 per le donne). L’Italia si colloca quindi tra i Paesi con i più bassi livelli di suicidialità sia a livello mondiale che europeo. L’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma riferisce di una crescita «esponenziale» negli ultimi 10 anni degli accessi al pronto soccorso per comportamenti suicidari da parte di giovanissimi. I numeri sono però esplosi nei due anni di pandemia, arrivando a un +75 per cento rispetto al biennio precedente nel caso del suicidio, ideato o tentato, e a un +60 per cento se si tiene conto anche degli atti di autolesionismo. Oltre l’80 per cento dei tentativi di suicido è messo in atto da bambine e ragazze: l’età media è di circa 15 anni, il più giovane ha 9 anni.