Chef Rubio – Segre. Il nome del cuoco romano sarebbe tra i 24 segnalati da Liliana Segre per minacce online. A farlo sapere è La Stampa, che dedica un articolo all’inchiesta processuale nata dalla denuncia della senatrice nei confronti di coloro che l’hanno minacciata a morte, insultandola con offese di stampo antisemita online. Non sarebbe la prima volta per Chef Rubio.

Chef Rubio Segre: il cuoco è tra le persone denunciate dalla senatrice per minacce online

“Per tanto tempo sono stata in silenzio su queste persone che mi insultano – aveva dichiarato Liliana Segre lo scorso novembre, in occasione del Forum nazionale delle donne ebree d’Italia organizzato da Adei a Palazzo Marino, annunciando di voler prendere provvedimenti -. Ma adesso lo denuncio. Poi è anche cattivo augurarmi la morte a 92 anni”. La senatrice, superstite dell’Olocausto e testimone attiva della Shoah italiana, avrebbe ricevuto nel tempo minacce di morte, insulti carichi di odio ed offese di carattere antisemita, indirizzate nei suoi confronti sui social, tanto da essere costretta a vivere con una scorta. La denuncia, presentata alla Sezione Indagini Telematiche del Reparto Operativo – Nucleo Investigativo, apre ora un’inchiesta che dovrà appurare in molti casi l’identità che si nasconde dietro i 24 profili segnalati, in parte anonomi, oltre che le relative responsabilità.

Secondo quanto riportato da La Stampa, tra loro ci sarebbe anche Chef Rubio, all’anagrafe Gabriele Rubini, noto volto televisivo in programmi come “Unti e bisunti” e “Camionisti in trattoria”, già in precedenza al centro di alcune vicende dello stesso tipo. Lo scorso aprile, su Twitter, Rubio aveva attaccato la senatrice a vita, definendo “vergognoso” il “silenzio sistematico” sulla “pulizia etnica” contro i palestinesi in Israele e nel 2019 era stato denunciato per istigazione all’odio razziale per un tweet in cui definiva “abominevole” lo Stato di Israele, tanto che era stato allontanato dal mondo televisivo. Ora dovrà rispondere della nuova accusa, ma la cosa non sembra preoccuparlo e su Twitter si definisce una vittima della “mafia sionista”, chiedendo ancora una volta alla Segre di “denunciare i crimini della colonia d’insediamento israeliana”.

I precedenti del cuoco romano

Dopo aver troncato i rapporti con il canale Discovery Channel, annunciando il suo allontanamento nel 2019, era stata la Rai a prendere provvedimenti contro il cuoco romano, classe 1983, annullando una puntata del programma “Ragazzi Contro” su Rai2 già registrata, e anche Amnesty International, con cui Rubini aveva collaborato per ben due anni, aveva preso da lui le distanze, a causa di alcune dichiarazioni sulle Ong fatte dal cuoco nel corso di un dibattito con Selvaggia Lucarelli. Tutto ciò accadeva nel 2019, anno della denuncia per diffamazione mossa nei confronti di Rubio da Ilan Brauner, medico legale e membro della comunità ebraica di Treviso, che aveva parlato di “istigazione alla violenza e all’odio nei confronti del popolo ebraico” da parte dello Chef su Twitter. Tutte vicende che avevano portato Rubini a ritirarsi dalla scena pubblica; ora sembra essersene aggiunta un’altra.