Il presepe dei netturbini di Roma festeggia cinquant’anni e riapre alle visite oggi, 8 Dicembre, festa dell’Immacolata. Ieri c’è stato il solenne rito di benedizione e inaugurazione della nuova sala museale che avviene ogni anno durante il periodo natalizio. Tra gli ospiti il Sindaco di Roma Capitale Roberto Gualtieri, il Presidente di Ama, Daniele Pace, l’Assessora all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei Rifiuti, Sabrina Alfonsi e il Presidente del XIII Municipio, Sabrina Giuseppetti. La Benedizione è stata impartita da monsignor Baldassare Reina, Vescovo Ausiliare per il settore Ovest della Diocesi di Roma. L’opera, che occupa una superfice gigantesca, di ben 45 metri quadri, intende ricostruire fin nei minimi dettagli lo stile delle tipiche costruzioni della Palestina di oltre 2000 anni fa. Nello specifico, il presepe è costituito da oltre 2000 pietre (di cui 350 provenienti da vari angoli del pianeta) ed ogni anno viene arricchito di nuovi personaggi, strade (più di 54 metri), case (ce ne sono 100 costruite in tufo e sanpietrini, illuminate al loro interno e curate nei particolari), ponti (7), fiumi (3 per 9,5 km complessivi), aquedotti (4 per 18 km di lunghezza totale, sostenuti da 18 arcate), sorgenti (4), grotte (24 scavate nella roccia), gradini (650 in marmo o pietre di Betlemme, della Birmania e di altri luoghi). Nella sala che ospita il Presepe, sono esposti 3 grandi dipinti di ispirazione religiosa, tra cui un affresco dedicato alla “Madonna della Strada”, patrona dei netturbini romani, realizzato a matita e pastelli nel 2011 dal caposquadra Ama Francesco Palumbo.

Presepe dei netturbini a Roma: dove si trova, orari, costi e prenotazioni. Tutte le info disponibili

L’opera, in esposizione permanente, si trova nella sede AMA di Via Cavalleggeri 5, a pochi passi da San Pietro. L’ingresso al presepe, che sarà gratis ma con prenotazione obbligatoria tramite il sito www.amaroma.it, segue i seguenti orari: periodo natalizio (fino al 31 gennaio), comprese le domeniche e i festivi, tutti i giorni dalle 8 alle 20. Il resto dell’anno (1 febbraio-14 dicembre), tutti i giorni dalle 9 alle 19 (domenica e festivi dalle 8 alle 11.30). Le visite, che dureranno al massimo per 50 minuti, comprendono anche la possibilità di assistere alla proiezione di una videoguida, presentata stamattina per la prima volta e presente anche sul sito web dell’azienda, in due versioni: una sottotitolata in inglese, l’altra nella LIS, la Lingua Italiana dei Segni. Alla fine della visita, i visitatori potranno muoversi liberamente nella sala ed ammirare il presepe in autonomia. Sarà disponibile anche una nuova brochure contenente informazioni di dettaglio, per una osservazione consapevole dell’opera e del contesto.

Storia e curiosità

Ideato e realizzato nel 1972 dal netturbino Giuseppe Ianni, con la preziosa collaborazione dei colleghi di zona Cavalleggeri, è stato definito “una gemma preziosa incastonata nel quartiere Aurelio, a pochi metri dal Vaticano”. Il presepe infatti è meta tradizionale di turisti, pellegrini e personalità istituzionali, sia civili sia religiose. Nel 1996 anche Santa Madre Teresa di Calcutta si è raccolta in preghiera nel luogo. Particolare e ricco di spiritualità è il legame fra il “Presepe dei Netturbini” e i Pontefici, come dimostra la visita nel gennaio 1974 di San Paolo VI. Ma è soprattutto la figura di San Giovanni Paolo II ad affermare con la sua assidua presenza (mai mancata dall’inizio del pontificato al 2002) l’importanza del luogo. Molti infatti lo considerano il presepe di Papa Wojtila: ne era innamorato e ricordava ogni minimo dettaglio. Si stima che nel corso degli anni oltre due milioni di romani insieme a turisti, personalità istituzionali, religiose, capi di Stato e Pontefici hanno reso omaggio all’opera che, famosa ormai in tutto il mondo, rappresenta uno straordinario patrimonio artistico per la città.