Nuova legge Indonesia: il Parlamento ha approvato oggi degli emendamenti legislativi che vietano il sesso fuori dal matrimonio e apportano altre importanti modifiche al Codice penale del Paese. Da anni la politica indonesiana lavora ad una sua revisione e, dal canto suo, il viceministro della Giustizia, Edward Omar Sharif Hiariej, promotore della bozza, aveva già fatto sapere, commentando le indiscrezioni di qualche giorno fa, di essere “orgoglioso di poter disporre di un Codice penale in linea con i valori indonesiani”. Ma non tutti sono d’accordo e molti gruppi per i diritti civili stanno già denunciando le nuove leggi, considerate come una fortissima limitazione alla libertà dei cittadini e una pericolosa deriva verso il fondamentalismo religioso in un Paese a stragrande maggioranza musulmana.

Nuova legge Indonesia: cosa prevedono le modifiche

Da oggi in Indonesia avere rapporti sessuali fuori dal matrimonio sarà punibile con la detenzione fino ad un anno per chi verrà colto in flagrante. Ma non è tutto, perché le nuove modifiche del Codice penale, approvate dal Parlamento del Paese con la maggioranza dei voti, prevedono anche il divieto di convivenza delle coppie prima delle nozze e forti limitazioni alla libertà di espressione, con l’impossibilità di insultare il presidente e le istituzioni statali e di esprimere opinioni contrastanti con l’ideologia di Stato, nota come “Pancasila”, che si articola in cinque pilastri inseparabili e interdipendenti: la fede nell’unico Dio; la giustizia e la civiltà umana; l’unità dell’Indonesia; la democrazia guidata dalla saggezza interiore dell’umanità, che si esprime negli atti deliberativi dei suoi rappresentanti e la giustizia sociale del popolo indonesiano.

“Abbiamo fatto del nostro meglio per tenere conto delle questioni importanti e delle diverse opinioni che sono state discusse. Tuttavia, è tempo per noi di prendere una decisione storica sulla modifica del Codice penale e di lasciarci alle spalle il codice penale coloniale che abbiamo ereditato”, ha detto il ministro della Giustizia indonesiano Yasonna Laoly. Anche il portavoce del comitato del progetto, Albert Aries, ha difeso gli emendamenti prima del voto, affermando che la legge proteggerà l’istituzione del matrimonio e aggiungendo che gli atti sessuali prematrimoniali ed extramatrimoniali potranno essere denunciati solo dal coniuge, dai genitori o dai figli, il che di fatto limita la portata del testo.

Ma per molti si tratta di un passo indietro e di un attacco alla libertà: secondo i gruppi per i diritti civili, i nuovi emendamenti sottolineano un crescente scivolamento verso il fondamentalismo in un Paese a maggioranza islamica, a lungo acclamato per la sua tolleranza religiosa, con il secolarismo sancito dalla sua Costituzione, avendo anche un forte impatto sulla comunità Lgbtq+ indonesiana, visto che il matrimonio fra persone dello stesso sesso non è consentito. È probabile poi che le nuove norme, come riporta la Bbc, vengano applicate non solo nei confronti dei cittadini indonesiani, ma anche dei visitatori stranieri. Una decisione che preoccupa anche i rappresentanti del settore economico del Paese. “Per il settore delle imprese – ha dichiarato il vicepresidente dell’Associazione dei datori di lavoro dell’Indonesia, Shinta Widjaja Sukamdani -, l’attuazione di questa legge creerà incertezza giuridica e indurrà gli investitori e riconsiderare gli investimenti in Indonesia”, soprattutto per le aziende impegnate nei settori del turismo e dell’ospitalità.

I precedenti

Prima delle attuali modifiche, il Codice penale in vigore in Indonesia risaliva all’epoca coloniale olandese e la sua revisione è stata quindi oggetto di dibattito per decenni. Già nel 2019 ci fu un primo tentativo da parte del governo di Joko Widodo di legiferare sulla questione del sesso libero, ma gran parte della popolazione si oppose manifestando il proprio dissenso, riversandosi sulle strade. Poi, a giugno 2022,  il Parlamento di Giacarta aveva dato il via libera a una legge che sanciva per la prima volta nella storia costituzionale dell’Indonesia il reato di violenza sessuale. Nella norma, dopo un lungo dibattito, era stato risparmiato il comma riguardante i rapporti extramatrimoniali: ora il colpo di grazia.