Juventus intercettazioni: da Agnelli a Elkann e Cherubini – 3 settembre 2021, l’allora presidente della Juventus Andrea Agnelli telefona all’amministratore delegato bianconero Maurizio Arrivabene. Nella telefonata si spiega come non è stato solo il Covid ad aver “intaccato” i conti della società, nonostante sia questa la versione fatta circolare dagli ambienti vicini al club. Agnelli si sfoga con Arrivabene a cui spiega la situazione: “Non era solo il Covid e questo lo sappiamo bene. Dall’altro abbiamo ingolfato la macchina con ammortamenti e soprattutto la merda… perché è tutta la merda che sta sotto che non si può dire“. È questa una delle intercettazioni emerse nelle 544 pagine dell’inchiesta portata avanti dalla procura di Torino per far luce sui conti della società bianconera che ha portato al rinvio a giudizio per 12 persone, compreso Andrea Agnelli.

Juventus intercettazioni, Elkann ad Agnelli: “Si sono allargati”

Il Corriere della Sera riporta uno stralcio di conversazione tra il presidente Exor John Elkann e il cugino Andrea Agnelli. È il 6 settembre 2021 e Agnelli afferma: “Il tema qua, e torniamo alla genesi, all’anamnesi della situazione: noi abbiamo sempre preso dei rischi e il consiglio è sempre stato informato che siano stati presi. E si sono sempre trovati dei correttivi strada facendo”. La replica di Elkann non si fa attendere: “Sì, però come ricordi, tu avevi detto che alla fine c’è stato, da parte della direzione sportiva, (…) si sono allargati. Ci sono tutta un serie di operazioni che loro hanno fatto“. Riprende la parola Andrea Agnelli: “Esatto, facendo eccessivo ricorso allo strumento delle plusvalenze: se ti crolla il mercato, ti crolla il mercato! Questo è un dato di fatto”. Nel colloquio tra i due, emerge l’avviso da parte di Elkann a Massimiliano Allegri di “non dire che le politiche che sono state fatte in questi anni erano dissennate, si è speso un sacco di soldi per dei giocatori che non sanno”.

Juventus intercettazioni, Cherubini: “Mi veniva da vomitare”

Un’altra intercettazione racconta di un dialogo tra il ds Paratici e il suo braccio destro Cherubini in merito al tema delle plusvalenze e le strategie del mercato bianconero. “Dobbiamo essere aperti su tutto. La priorità sarà vendere in prima squadra ma allo stesso tempo prepariamo cessioni giovani. Facciamoci trovare pronti, così potremmo scegliere e non essere costretti a restare a piedi. In qualche modo faremo e arriveremo a dama… ne sono sicuro, siamo troppo bravi e troppo allenati”, le parole di Paratici. Un’altra intercettazione riportata da “La Stampa” raccoglie lo sfogo di Cherubini che, parlando al telefono con un interlocutore non rilevato, ammette: “Siamo stati arroganti sul mercato. E con Cristiano Ronaldo si è innescato il nostro circolo vizioso, perché i soldi di Pogba li abbiamo spesi per pagare due clausole. Paratici a marzo si parlava di fare 300 milioni di quelle. Ti giuro che tornavo a casa e mi veniva da vomitare solo al pensiero…”.