Medvedev contro la Nato. “La Nato è un’organizzazione criminale, va sciolta”. Durissimo attacco del vicepresidente del Consiglio di Sicurezza nazionale russo Dmitrij Medvedev all’Alleanza Atlantica, proprio mentre i ministri dei paesi che la compongono sono riuniti a Bucarest. L’affondo affidato ai suoi canali social dopo le dichiarazioni del segretario generale della Nato Jens Stoltenberg sulla fornitura all’Ucraina dei sistemi missilistici antiaerei Patriot. “Se forniranno ai fanatici di Kiev i sistemi Patriot insieme a personale militare, questi diventeranno immediatamente un obiettivo legittimo delle nostre forze armate” ha detto il numero due di Mosca, che torna così a minacciare l’Occidente dopo le nuove richieste ucraine.

Kiev: “Ci servono difesa aerea e generatori”

Kiev continua infatti a chiedere aiuto agli alleati, attraverso il ministro degli esteri Kuleba che nel pomeriggio ha esplicitato: “Ci servono difesa aerea e generatori”. Il freddo e la mancanza di elettricità stanno infatti mettendo a dura prova gli ucraini, nella capitale si cerca di assicurare la fornitura almeno due ore di corrente al giorno per famiglia, ma le autorità hanno già detto che si tratta di un obiettivo quasi impossibile da raggiungere.

Bombardamenti a tappeto

Un dramma che si aggiunge a quello dei continui bombardamenti diretti contro le infrastrutture civili. Da Kherson a Sloviansk i bombardamenti si moltiplicano, del tema è tornato a parlare anche il presidente Zelensky in un video messaggio alla nazione. Secondo i dati che ha fornito sarebbero stati almeno 250 gli attacchi dell’esercito russo in una settimana. “Aiuteremo ora l’Ucraina a rafforzare la sua resilienza, proteggere il suo popolo e contrastare le campagne di disinformazione e le menzogne ​​della Russia. Gli alleati assisteranno l’Ucraina nella riparazione delle sue infrastrutture energetiche e nella protezione della sua popolazione dagli attacchi missilistici”. È quanto si legge nella dichiarazione conclusiva del vertice dei ministri Nato, che tra l’altro sono tornati ad assicurare il loro supporto alla popolazione ucraina, sia dal punto di vista politico che pratico e hanno aggiunto: “rafforzeremo il sostegno, per tutto il tempo necessario”.

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