Favara, (Agrigento) cardiologo ucciso e grande shock davanti agli occhi del personale del Poliambulatorio. Una tragedia inaspettata e che fa il giro d’Italia in pochissimo tempo. Tutto nasce da una lite che finisce nel peggiore dei modi per la vittima. Lo specialista si chiamava Gaetano Alaimo, sparato dall’autore del delitto poco prima dell’orario di lavoro. Seguiamo tutti i dettagli qui, dalla categoria cronaca di TAG24.

Favara cardiologo ucciso

Favara cardiologo ucciso: cosa è successo

A Favara, in via Bassanesi, (Agrigento) succede l’impensabile. Da quello che poteva essere un semplicissimo rapporto di conflitti e liti, nasce un gesto estremo e inaspettato. Paziente e medico avevano avuto in passato delle liti a parole, che oggi hanno dato vita all’inimmaginabile al culmine. Una decisione estrema, uno scatto a bruciapelo. L’uomo uccide con un colpo di pistola il suo dottore sul posto di lavoro.

L’artefice del delitto ha 47 anni: il paziente Adriano Vetro che ha estratto la pistola e ha sparato al suo medico, alle spalle e all’altezza del torace, uccidendolo in piena sala d’attesa davanti a tutti i presenti, al personale e ai segretari.

Il dottore si chiamava Gaetano Alaimo e pare che avesse da poco diagnosticato all’uomo uno scompenso cardiaco.

A seguito dei colpi che hanno ucciso il medico, c’è stata la repentina fuga dell’assassino che ha deciso di scappare, rifugiandosi in una casa di campagna. E dopo ancora terrore e l’intervento delle forze dell’ordine. Per procedere il più velocemente possibile, è stato chiesto ai presenti di raccontare ogni dettaglio, affinché l’uomo venisse presto identificato, scovato e arrestato.

Favara cardiologo ucciso: l’arresto

Favara cardiologo ucciso. Le persone presenti all’omicidio che con orrore hanno vissuto e assistito alla scena nel pieno di ogni shock, questo pomeriggio, hanno potuto testimoniare ai carabinieri di Favara. Seppur con un grave senso di pericolo e di insicurezza per le loro stesse vite, hanno raccontato tutto e le informazioni su quanto fosse successo si sono rivelate utilissime.

I presenti hanno permesso di ricostruire al meglio la vicenda, ma soprattutto, di identificare senza alcun dubbio l’assassino. In poche ore il paziente omicida, Adriano Vetro, è stato scovato nella sua abitazione in campagna con tanto di pistola incriminata. Ancora è dubbia la legalità del possesso dell’arma del delitto.

Sul luogo interessato sono presenti Salvatore Vella, procuratore della Repubblica di Agrigento e i militari del nucleo investigativo.

L’assassino è stato arrestato immediatamente e ora è in caserma per rispondere all’interrogatorio.

Favara cardiologo ucciso

Parla il sindaco: “non è accettabile”

Oggi al Poliambulatorio di via Bassanesi a Favara non era previsto che Alaimo e Vetro si vedessero. Che non fosse nemmeno previsto che possedesse una pistola? Cosa sappiamo di più sull’uomo che ha ucciso il medico a sangue freddo? Sappiamo di una possibile lite e del fatto che fosse stato diagnosticato uno scompenso cardiaco. I due oggi non avrebbero dovuto incontrarsi, dunque qual è la ragione di questa decisione estrema? Non risulta alcun appuntamento al Poliambulatorio e sembra che il paziente si fosse recato in sede poco prima dell’orario di apertura a tutti i pazienti, che hanno visto tutto quanto e riportato alle forze dell’ordine ogni dettaglio. Uno shock che non lascia fare sogni tranquilli di notte e non fa di certo vivere in piena sicurezza gli abitanti di Favara di giorno.

Appresa la tragica notizia, a dire l’ultima parola sulla vicenda è Antonio Palumbo, il sindaco di Favara:

“Non è pensabile e accettabile che a Favara possano continuare a tuonare le pistole. Basta. Non intendo entrare nel merito delle ultime vicende, rispetto alle quali faranno spero presto chiarezza gli inquirenti, ma da primo cittadino tornerò a chiedere con forza una maggiore presenza dello Stato nella nostra città. C’è ancora troppa gente convinta che la violenza sia una lingua accettabile, e noi siamo qui a dire a tutti loro che non c’è più spazio a Favara per gente così. Favara non vi vuole”.