Si chiamava Burkhard Scheffler, aveva 61 anni, origini tedesche e viveva per strada. Un clochard è stato ritrovato morto questa mattina in Piazza San Pietro, a Roma, nei pressi del colonnato: non è riuscito a superare la notte per via del troppo freddo. L’uomo era seguito dall’attività di carità ed assistenza del Dicastero per la Carità, ma non è riuscito a sopravvivere per via di umidità, basse temperature e piogge che stanno colpendo la Capitale.

Della notizia è venuto a conoscenza anche Papa Francesco, che conosceva il senzatetto e che ha espresso tutto il suo cordoglio attraverso il direttore della Sala Stampa Vaticana Matteo Bruni.

Papa Francesco ha appreso con dolore della morte di Burkhard Scheffler. Burkhard era nato nel 1961 in Germania e viveva per la strada a Roma, seguito dall’attività di carità ed assistenza del Dicastero per la Carità. Purtroppo, le scorse notti di freddo e di pioggia hanno contribuito ad aggravare la fragilità della sua condizione, già segnata dalla vita di strada.

Rispondendo alle domande dei giornalisti, Bruni ha rivolto le preghiere del Pontefice alla povera vittima del freddo e a tutti i clochard.

Nella sua preghiera, il Papa ricorda Burkhard e tutti coloro che sono costretti a vivere senza una casa, a Roma e nel mondo, e invita i fedeli a unirsi a lui. L’Elemosiniere apostolico, il Cardinale Krajewski, ad Assisi in pellegrinaggio, affida Burkhard all’intercessione di San Francesco.

Clochard morto in Piazza San Pietro, i dati sui senzatetto a Roma

A Roma sono stimati circa 16.000 clochard, secondo i dati diffusi dalla Caritas nel 2018: sono incluse le persone che vivono in strada, accedono a dormitori e mense e gli abitanti degli insediamenti informali.

Quello dei senza fissa dimora è un fenomeno complesso: sono molteplici i fattori che contribuiscono ad alimentare questa condizione, a cominciare dal contesto socioeconomico fino a situazioni biografiche che segnano la vita degli individui. Si tratta inoltre di una popolazione difficile da trattare: la loro continua mobilità e la mancanza di un telefono li rendono quasi irrintracciabili, senza contare le difficoltà comunicative per gli stranieri, tutti ostacoli quasi insormontabili.

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