Clamoroso a Malaga. Per la semifinale di Coppa Davis di domani, quando, a partire dalle, 13 l’Italia affronterà il Canada tutti sperano in un miracolo. E il miracolo si chiama Matteo Berrettini.

Le cose stanno così. Matteo si è presentato a Malaga essenzialmente nelle vesti di tifoso. Non gioca una partita ufficiale dalla finale del torneo di Napoli in ottobre, quando, già vittima della fascite plantare che lo affligge, perse in finale contro Lorenzo Musetti. Da allora ha cercato di guarire sia il piede sia l’anima, visto che dopo quella sconfitta confessò di essere un po’ depresso per il dover effettuare un continuo slalom speciale fra gli infortuni. Era stato lo sfogo di un momento, certo.

Ma a partire da allora che Berrettini giocasse nelle Finals di Davis è parsa una possibilità del tutto remota, diventata ufficialmente inattuabile quando la Federtennis ha comunicato che il campione non avrebbe giocato ma sarebbe andato a Malaga solo per supportare la squadra.

Coppa Davis Berrettini. “Giocherei con una gamba sola”

Oggi invece il romano (che non ha mai smesso di allenarsi se non nei giorni immediatamente seguenti a Napoli) è rimasto in campo per quasi un’ora e mezza contro uno sparring partner locale.

E dopo, durante una conferenza stampa, quando qualcuno ha ipotizzato una sua discesa in campo parlando di un possibile miracolo ha risposto così: “Sto recuperando velocemente. Un miracolo? Vedremo”.

Poi ha aggiustato il tiro precisando che se posse giocherebbe “anche con una gamba sola” ma che il capitano ha fatto le sue scelte, che la squadra ha dimostrato di poter vincere anche senza di lui e che con la forma fisica del momento non sarebbe poi così utile.