La sicurezza ed il caro pedaggi dell’autostrada A24-A25 sono una vera e propria vexata quaestio. Problemi annosi che che, perennemente, tengono banco nella politica locale con riflessi sul nazionale. Le opposizioni regionali di Movimento 5 Stelle e Partito Democratico sono tornate ad imbeccare sul tema, tanto in direzione della Regione guidata da Marco Marsilio (Fratelli d’Italia) quanto verso il governo di Giorgia Meloni. E, quindi, verso il Ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini. Il quale, tuttavia, s’è detto pronto a prendere di petto la situazione: come riporta Askanews nella giornata di domani il Ministro riceverà una delegazione per discutere del tema. L’accusa d’opposizione è stata mossa dal Senatore Michele Fina, Segretario del Pd abruzzese. Corrierepeligno.it riporta le sue parole:

Fossimo ingenui la definiremmo mancanza di cultura istituzionale ma a questo punto è evidente la scarsa considerazione che il ministro Salvini sta mostrando verso i sindaci di Abruzzo e Lazio che chiedono risposte sulle autostrade A24 e A25. Se 116 sindaci, quindi in rappresentanza dei Comuni, scrivono al ministro, meritano una risposta formale, ma Salvini ne fa occasione di propaganda e polemica

Ancora più dura è la posizione, riportata sempre da Corrierepeligno.it, della Senatrice di Sulmona Gabriella Di Girolamo:

È quanto meno inconcludente il continuo botta e risposta tra Salvini, il suo ministero, la consigliera regionale leghista abruzzese La Porta di fronte alle richieste del comitato dei 116 sindaci di Abruzzo e Lazio, che tanto si sta spendendo per portare all’attenzione del neonato governo la questione A24-A25. A tal proposito, la maggioranza dovrebbe sapere che nel Dl relativo alla Sicurezza delle Infrastrutture dello scorso giugno, grazie a un mio emendamento è previsto che venga istituito un Tavolo Istituzionale, per risolvere una volta per tutte le varie controversie. D’altronde non posso che condividere a pieno le paure dei primi cittadini dei paesi adiacenti all’autostrada A24/A25, che vivono nell’incertezza da diversi anni: come M5s sosteniamo in toto le loro apprensioni e chiediamo all’esecutivo chiarezza.

Bagnai su Autostrade: nessuna lezione da opposizione

A difendere il centrodestra ed il Ministro leghista è un esponente del carroccio: il deputato Alberto Bagnai. Il quale respinge le opposizioni che, dal suo punto di vista, non sarebbero nelle condizioni di poter impartire lezioni di alcun tipo. Così Bagnai:

Dem e pentastellati hanno gestito senza interruzione per quasi 10 anni il Mit senza riuscire a risolvere i problemi della A24 e della A25. Ora, con una tempistica a dir poco sospetta, sollevano polemiche ad hoc contro il ministro Salvini. Il modo più serio ed efficace per farsi ascoltare dal governo non è chiedere l’adesione dei parlamentari del territorio a un cartello di sfida contro il ministro. Per risolvere i problemi occorre coinvolgere i parlamentari di maggioranza, superando gli steccati ideologici, non per attaccare sterilmente il governo, ma per rappresentare correttamente a Roma i problemi del territorio. La nostra disponibilità è totale. Ma è chiaro che per alcuni politici di sinistra anche le infrastrutture hanno un colore, e diventano un pretesto per intervenire quando si è a corto di argomenti. Sarebbe ora che la sinistra smettesse di dare lezioni a chi è al ministero da solo un mese, dimostrando in questi pochi giorni un visibile cambio di marcia.