Nel primo quarto di finale delle Finals 2022 di Coppa Davis, andato in scena a Malaga, c’è stato subito tanto spettacolo. L’Australia di Lleyton Hewitt ha ottenuto il successo per 2-0 sui Paesi Bassi di Paul Haarhuis. Ora l’Australia è in semifinale, grazie alle rimonte di Alex De Minaur e Jordan Thompson, capaci di vincere due partite tutt’altro che semplici. Vediamo le dichiarazioni di De Minaur.

Le parole di De Minaur

Alex De Minaur spiega le sensazioni provate durante il match di apertura di questa fase finale di Coppa Davis:

Ho sempre saputo quanto Botic, [Van De Zandschulp, ndr] fosse talentuoso e quanto avesse un animo da combattente e nella sfida odierna ho avuto l’ennesima conferma di ciò. Ci ricordiamo tutti, quello che fu in grado di compiere nella fase a gironi della competizione a Glasgow. Fu impressionante, visto che ottenne delle vittorie di altissima qualità grazie alle quali trascinò la sua squadra alle fasi finali. Ma credo che in questo primo quarto di finale della manifestazione, vada notevolmente sottolineato quanto sia stato semplicemente incredibile Jordan [Thompson, ndr]. E’ stato autore di una prestazione eccezionale. La lotta, la passione, il cuore che ha mostrato in campo, sono stati fondamentali per scavare in profondità le difficoltà che si sono presentate davanti a lui durante la partita e superarle brillantemente. Questo suo approccio, di abnegazione e determinazione, è stato per me una fonte d’ispirazione consegnandomi ulteriore carica per il mio incontro.

Una partita in cui è stata l’esperienza ad aiutarlo nel momento cruciale:

Sembrava che ogni game fosse veramente importante per determinare il finale di partita in un senso o nell’altro. Penso che entrambi stessimo consumando tante energie, soprattutto mentali, quasi a farci venire mal di testa l’un l’altro visto che stavamo breakkando e contro-breakkando a vicenda. Ma certamente, è indubbio che quel gioco abbia ricoperto un peso specifico enorme nell’economia dell’incontro. Lui in quel momento ha sprigionato il proprio massimo sforzo, tirando a tutta e lasciando andare completamente i colpi perché sapeva che dando tutto in quel game poteva chiudere la partita. Io sono stato bravo, semplicemente, a combattere fino alla fine con quello che avevo a disposizione. Inoltre sono sempre rimasto molto positivo, dal punto di vista dell’atteggiamento. Non mi sono fatto prendere dalla tensione e dalla pressione del momento, ho continuato a ripetermi che dovevo rimanere lucido e per farlo ho continuato a sostenermi. Mi dicevo che se fossi riuscito, in qualche modo, a cavarmela superando quel frangente di gara indenne; lo slancio di essermi slavato ad un passo dal baratro mi avrebbe conferito quella spinta propedeutica a cambiare radicalmente l’inerzia. E così è stato, alla fine lo scontro ha preso la mia direzione giocando un ultimo turno di risposta molto solido che mi ha permesso di raggiungere il successo.