L’omosessualità è un abominio, lo dice la Bibbia. Questa la frase del misfatto che ha reso Lucio Malan, Senatore di Fratelli d’Italia, il personaggio politico più imbeccato della giornata. L’affermazione sarebbe stata detta durante la trasmissione ‘Un giorno da pecora’ ed è stata riportata da numerose agenzie di stampa. Putiferio: accuse, accuse ed ancora accuse. Ma anche controaccuse. Il Senatore, infatti, ha diffuso una nota in cui precisa:

Leggendo le dichiarazioni di vari esponenti dell’opposizione su una mia frase detta nel corso della trasmissione ‘Un giorno da pecora’, mi rendo conto di quanti sono coloro che, anche istruiti, hanno difficoltà a capire un testo scritto. Come correttamente scrive l’agenzia di stampa che ha riportato le mie parole, non ho detto che l’omosessualità è un abominio. Al conduttore della trasmissione che mi chiedeva come mai fossi contrario al ddl Zan, visto che la chiesa valdese di cui sono membro è favorevole, ho risposto che la chiesa valdese è fondata sulla Bibbia, che è molto severa sull’omosessualità. E su specifica richiesta del conduttore ho citato.

La cattiva interpretazione, dice Malan, sta nel fatto che quello che diceva non era un suo pensiero. Ma una riproposizione, assicura, di quanto scritto sulle sacre scritture. Tant’è che chiosa in questo modo:

La prossima volta, per evitare problemi di comprensione a chi mi ha attaccato, mi limiterò a citare il numero del versetto. E ricordo anche a tutti costoro, sempre pronti a parlare di laicità dello Stato, forse senza sapere di cosa parlano, che riconoscere giudizi morali di una religione, non significa volerli applicare per legge o non rispettare coloro che li infrangono. Il Cristianesimo insegna proprio il contrario. Mi sono sempre battuto per la libertà religiosa e per la libertà sessuale delle persone. Libertà che vanno garantite in Italia e promosse nel mondo. Spesso la sinistra se ne è dimenticata

Malan ed omosessualità: gli attacchi dalle opposizioni

Pur accettando l’interpretazione di Malan resta un appunto: scegliere di fare questa o quella citazione, in un discorso, è comunque sintomo di un modo di sentire o di pensare. Sarà forse per questo che le opposizioni non si sono risparmiate. Come spesso accade, le danze sono state aperte da Carlo Calenda via Twitter:

Non so come qualificare queste esternazioni. Personalmente le considero indegne e sintomo di una profonda ignoranza. Se le nostre regole derivassero dal vecchio testamento non saremmo molto diversi dai talebani. Per fortuna abbiamo avuto il Vangelo e lo Stato laico

Il leader del Terzo Polo subisce l’eco di due partner di federazione. Mara Carfagna: “Grazie Malan per aver spiegato perfettamente perché sono in Azione e non più con voi. Nel 2022 chi definisce l’omosessualità un abominio è fuori dal tempo e dalla storia” e Mariastella Gelmini:

Al senatore Lucio Malan devono essere sfuggite le affermazioni di Papa Francesco – che certamente meglio di lui rappresenta la Chiesa Cattolica – in tema di omosessualità. Come quando, ad esempio, ha affermato che ‘gli omosessuali sono figli di Dio e hanno diritto a una famiglia. Nessuno dovrebbe essere estromesso o reso infelice per questo’. Affermare che l’omosessualità è abominio citando la Bibbia – come ha fatto Malan – è surreale: dopo le nozze in Chiesa con il bonus, da questa destra non si sa cosa ci possiamo attendere…

Questo, invece, il commento del Segretario di +Europa Benedetto Della Vedova:

Malan, che citando la Bibbia stigmatizza l’omosessualità come abominio, conferma la cultura oscurantista e contro la libertà individuale di questa destra. I troppi indizi di questi giorni fanno la prova: destra reazionaria e illiberale. +Europa rilancia la proposta del matrimonio egualitario e le adozioni per le coppie arcobaleno.

Dal Movimento 5 Stelle parlano di parole inqualificabili. Lo dice la Capogruppo al Senato Barbara Floridia:

Come fa il capogruppo di Fratelli d’Italia al Senato, Lucio Malan, a non rendersi conto che accostare l’omosessualità alla parola ‘abominio’ – qualsiasi sia la motivazione – è davvero sconcertante? I parlamentari di Fratelli d’Italia dovrebbero prendere le distanze da queste parole inqualificabili

Dal Partito Democatico, infine, ha parlato Marco Furfaro:

Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. Lo dice la Costituzione della Repubblica Italiana. E la nostra Repubblica è, fortunatamente, laica. Il capogruppo di FdI al Senato, Lucio Malan, creda in ciò che vuole, ma la laicità è ciò che separa l’Italia dal Qatar o dall’Arabia Saudita. Si trasferisca lì, se preferisce. Inaudito che sia il capogruppo – ripeto, il capogruppo – di un partito