Intervenuto durante il forum economico del quotidiano “Suddeutsche Zeitung”, il cancelliere tedesco Olaf Scholz si è lasciato andare a una previsione tutt’altro che promettente sulla guerra in Ucraina. In breve, per il leader socialdemocratico è in arrivo un’escalation “a causa della campagna fallimentare della Russia”.

Il messaggio era principalmente rivolto alla Germania, essendo l’evento di cui era ospite di portata nazionale, anche se non è chiaro quali siano le conseguenze che il Paese dovrà eventualmente fronteggiare. Per certi versi, le sue parole sono abbastanza prevedibili alla luce della nuova fase che il conflitto sta attraversando: le infrastrutture strategiche sono diventate l’asset principale dell’Ucraina e il target da abbattere per la Russia, in vista dell’inverno. In ogni caso, come ribadito anche da Scholz, “i cittadini pagheranno il prezzo più alto”.

Scholz, nel mirino dell’Ucraina le infrastrutture energetiche

Pensieri dunque abbastanza scontati quelli di Olaf Scholz sull’Ucraina, al netto di un peggioramento di cui l’Europa è consapevole: proprio oggi sono stati infatti consegnati dall’Ue a Kiev altri 2,5 miliardi di euro che rappresentano il contributo alla stagione fredda da parte del Vecchio Continente.

Limitatamente alla situazione sul campo, negli ultimi giorni è tornata a crescere la tensione intorno alla centrale nucleare di Zaporizhzhia, con Mosca che accusa Kiev quale autrice dei bombardamenti. Il ministro della Difesa ucraino Yuriy Sak è convinto che questa sia la strategia del Cremlino, che ha usato parole durissime nei confronti dell’aggressore affermando che “gli attacchi degli ultimi giorni equivalgono a una campagna genocida per privare i cittadini dell’elettricità e far congelare gli ucraini fino alla loro morte”

Anche Ukrenergo, l’operatore di rete statale ucraino nel campo dell’elettricità conferma una notizia spaventosa: “Tutte le grandi centrali termiche e idroelettriche dell’Ucraina sono state danneggiate dagli attacchi missilistici russi, il livello dei danni è colossale“. Tantissime le aree del Paese che si troveranno a fare i conti con lunghi e ripetuti blackout. Come ricordato anche dal capo di Ukrenergo, Volodymyr Kudrytskyi, “Attaccare le infrastrutture pubbliche vitali alla sopravvivenza è considerato un crimine di guerra, secondo la Convenzione di Ginevra”.