La mancata qualificazione della nazionale italiana ai mondiali che si stanno disputando in Qatar rappresenta un vero e proprio incubo per Roberto Mancini. Il commissario tecnico ha rilasciato al Corriere della Sera un’intervista incentrata su diverse tematiche. Impossibile non toccare l’argomento del momento. Dopo il successo agli Europei dello scorso anno, il fatto di assistere da casa – per la seconda edizione consecutiva – alla kermesse sportiva più importante del globo ha lasciato il segno nell’animo dell’ex allenatore di Inter e Manchester City. Ma la delusione sta man mano lasciando spazio alla voglia di riscatto e al desiderio di tornare nuovamente protagonisti in campo internazionale. È questo il monito che Mancini ha svelato: Fa male, parecchio male assistere ai mondiali da casaha dichiarato il commissario tecnico al Corriere della Sera –. Anche se dobbiamo accettarlo. Essere l’allenatore della Nazionale ti riempie d’orgoglio. Ho scelto di restare per provare a dare la caccia ai Mondiali del 2026. Nel calcio, però, niente è definitivo. Le cose possono sempre cambiare. Non credo alle maledizioni: prima o poi cambierà”.

Intervista Mancini: “Mai creduto all’ipotesi ripescaggio”

L’intervista di Mancini si focalizza sul futuro proprio e della nazionale. Il cammino sembra essere tracciato: Vogliamo andare al prossimo mondiale, tra 4 anni e magari vincerlo. Sono rimasto perché voglio prendermi una rivincita, ma adesso non possiamo allungare così tanto lo sguardo. Il Mondiale del 2026 è troppo lontano. Pensiamo alle finali di Nations League che non vanno sottovalutate e alle qualificazioni all’Europeo 2024 in cui vogliamo difendere bene il titolo”. L’ipotesi di un possibile ripescaggio non è mai stata presa realmente in considerazione dal commissario tecnico: “Non ci ho mai creduto fino in fondo. Mi è sempre sembrata una strada poco percorribile. Perché sostengo che i campioni d’Europa dovrebbero essere ammessi di diritto? Non solo i campioni d’Europa, ma quelli di tutti i Continenti. Io lo dico nell’interesse del calcio e del Mondiale. Così come dovrebbe essere certa la presenza di chi ha vinto l’edizione precedente. Prima era così, ora no. Non sempre vengono prese decisioni giuste per il calcio.

L’Italia torna in campo nel 2023

Mentre il mondo del calcio focalizza le proprie attenzioni sul mondiale in Qatar, l’Italia pallonara volge il proprio orientamento al futuro. Tra i possibili innesti nell’organico tecnico della nazionale circola anche il nome dell’ex capitano Giorgio Chiellini. Mancini apre a questa possibile ipotesi: Giorgio con la storia che ha può fare quello che vuole. Bisognerebbe sentire il presidente Gravina, ma se lui volesse qui c’è posto. L’allenatore della nazionale si sbilancia anche sulla possibile vincitrice del mondiale: L’Argentina e non solo perché ha Messi. Contro di noi a giugno mi ha fatto una grande impressione. In assoluto penso che sia arrivato il momento di una sudamericana”. Dopo la sconfitta rimediata in Austria, si è chiuso un 2022 complicato per la nazionale italiana. L’euforia per l’Europeo conquistato nel 2021 è svanita dopo la mancata qualificazione a Qatar 2022. Gli azzurri torneranno in campo direttamente nel 2023, per l’inizio delle qualificazioni ad Euro2024. Il 23 marzo, appuntamento in casa con l’Inghilterra per la prima giornata del gruppo C, mentre tre giorni dopo – in occasione della seconda giornata – Donnarumma e compagni saranno impegnati a Malta.