Lavori socialmente utili studenti. A scuola si registrano sempre più episodi di violenza nei confronti del corpo docenti, spesso ad opera degli stessi studenti. E sulla questione si sta muovendo il ministro Giuseppe Valditara secondo cui la soluzione contro la violenza in classe potrebbe essere rappresentata dai lavori socialmente utili per gli alunni violenti.

Lavori socialmente utili studenti

Sul tema Antonello Giannelli, presidente dell’Associazione nazionale Presidi, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta” condotta da Gianluca Fabi e Emanuela Valente:

“Premesso che il fenomeno degli atteggiamenti violenti è inaccettabile, io credo che si sia creato un travisamento. Secondo me il Ministro intendeva riferirsi a qualcosa che è già presente nell’ordinamento e si chiamano attività utili per l’attività scolastica e sono previste dallo statuto delle studentesse e degli studenti, è roba vecchia. Fino a che la scuola decide di sospendere un alunno fino a 15 giorni, quindi per fatti non particolarmente gravi, la scuola è tenuta ad offrire la conversione della sospensione in queste attività utili per le attività scolastica: dare una mano a sistemare i libri in biblioteca o a spolverare. Invece quando l’infrazione è molto grave la sanzione può arrivare all’espulsione e non prevede però la conversione in lavori socialmente utili. Non capisco quindi cosa intendesse il ministro. Se il ministro ha altre idee bisogna modificare le leggi esistenti e il regolamento”.

Bullismo

Secondo Giannelli:

“I fenomeni di bullismo e violenza sono fatti molto gravi e vanno punite severamente, ma sono già puniti dal regolamento perché da un lato c’è l’espulsione, dall’altro c’è un reato che comporta la reclusione. Noi dobbiamo prevenire, quindi non c’è alternativa alla diffusione di una maggior cultura civica e del rispetto dell’altro. Mi sembra utile la proposta del ministro di introdurre un docente tutor che segua i casi più difficili e cerchi di prevenire che accada l’irreparabile”.