Tra gli allarmi connessi alla guerra in Ucraina c’è anche l’incognita inverno: secondo il parere dell’Oms (Organizzazione Mondiale della Sanità), “questo inverno sarà pericoloso per milioni di persone in Ucraina“. Tra i fattori di rischio che vengono citati figurano la crisi energetica (che renderà più difficoltoso l’accesso a luce e gas a causa dei blackout), l’aggravarsi della stabilità psicologica e il rischio di diffusione di malattie virali (come ad esempio il covid-19).

Per l’Organizzazione il sistema sanitario ucraino è già compromesso e necessita di sostegno e supporto in vista del periodo più complicato dell’anno a causa delle rigide temperature. Il direttore della branca europea del WHO, il tedesco Kluge, parla apertamente di “arduo banco di prova”, aggiungendo che “la salute delle persone non può essere tenuta in ostaggio“.

Ucraina, l’Oms non sottovaluta anche i problemi psicologici del conflitto

La crisi dell’Ucraina, sotto la pressione della guerra da quasi 9 mesi, potrebbe aggravarsi con l’arrivo dell’inverno secondo l’allarme lanciato dall’Oms in questi giorni. Un grido che è documentato dai numeri costantemente aggiornati che riguardano le vittime civili (si stimano 8.300 ucraini morti dal 24 febbraio).

Tutto ha origine con la difficoltà delle infrastrutture energetiche del Paese, distrutte volontariamente dai russi durante l’occupazione oppure tramite bombardamenti. Nelle scorse settimane le cronache locali hanno raccontato della difficoltà di Kiev nel tenere attive le linee elettriche, testimoniate anche dagli appelli ai media del sindaco Vitaly Klitschko. Una grande differenza potrebbe giungere dagli alleati, che già stanno integrando gli ultimi pacchetti di aiuti con materiale medico e sanitario.

Dando un’occhiata ai numeri forniti dall’Oms, al momento 10 milioni di ucraini (circa il 25% dell’intera popolazione) sono senza elettricità mentre il termometro è sceso nei pressi dello zero. Pur di sopravvivere contro il freddo migliaia di famiglie faranno ricorso a qualsiasi strumento in grado di riscaldare gli ambienti, tuttavia l’Oms teme che le loro caratteristiche rudimentali e nocive metteranno a rischio la salute delle persone, specialmente per quanto riguarda bambini e anziani.

Infine, il conflitto sta creando notevoli disagi a livello mentale e psicologico: migliaia di persone sono infatti esauste per il perdurare della guerra oppure hanno assunto i sintomi del disturbo da stress post-traumatico (per esempio legato alle sirene antiaeree o alle esplosioni).