Credere nei giovani, nei propri atleti e soprattutto nel progetto che l’Univesrità Niccolò Cusano sta portando avanti da anni con diverse situazioni, in questo caso specifico con la Libertas Unicusano Livorno.

E così nella sala cerimonie del Comune di Livorno sono state consegnate le sei borse di studio agli studenti/atleti della società amaranto, una premiazione che ha visto la partecipazione del primo cittadino il sindaco Luca Salvetti, del Prefetto di Livorno Paolo D’Attilio, della rappresentante del Miur Luigina Fabiani, del Presidente della Federazione di atletica leggera Stefano Mei oltre al Presidente Giovanni Giannone.

Bello il clima che si respirava nella sala gremita dagli atleti, tecnici e dirigenti della Società abbracciati ai familiari di Leonardo Trainni, Dario Pistolozzi e Andrea Matteucci a cui sono intitolate le borse di studio.

Belle le parole espresse dalle autorità presenti ed il compiacimento per il percorso della Società che vuole mettere in primo piano lo studio, fondamentale per la crescita culturale e lavorativo dei giovani, e poi lo sport.

Borse di studio Libertas Unicusano. Futuri campioni

Una filosofia vincente per la Società del presidente Giannone che hanno dopo anno vede accrescere i tanti atleti di vertice vogliosi di fare un percorso di studi universitari importante di convivenza con gli impegni sportivi un percorso sul quale anche la federazione di atletica leggera crede e condivide.

Dopo i saluti si è passati alla consegna delle borse di studio ai giovani Masoni Carlotta, Edoardo Gori che hanno ottenuto importanti risultati scolastici ed altrettanti nel mondo dello sport, quindi Valentina Bianchini ostacolista finalista dei campionati italiani juniores, Sofia Fiorini, marciatrice azzurra ai Campionati del mondo, Erica Sorrentino, siepista, campionessa italiana universitaria e fresca di laurea, Alessandro Sion, azzurro delle prove multiple, campione italiano promesse e nel 2021 azzurro ai Campionati del Mondo e finalista ai Campionati Europei.

Belle le parole spese dal sindaco Salvetti, dal Prefetto Paolo D’Attilio e dal Presidente Stefano Mei che hanno, con la loro presenza, reso merito ad una iniziativa non solo sportiva ma di grande valenza sociale.

Parole espresse anche dal presidente Giannone che ha ricordato che la memoria è un qualcosa che va coltivata, la perdita di tre amici non può essere dimenticata, che lo studio e lo sport devono coesistere per una crescita e una consapevolezza dei valori che lo sport insegna, valori che poi si ritrovano nella vita quotidiana