Paolo Bonolis e Sonia Bruganelli grandi protagonisti al Cinema – Teatro Don Bosco dove la Mondadori di Via Tuscolana ha organizzato un grande evento di presentazione per il nuovo romanzo del popolare conduttore “Notte Fonda”. Il conduttore di Avanti un altro ha intrattenuto il pubblico insieme alla moglie, con cui ha parlato di alcune delle tematiche principali del libro e divertito molto con delle gag tra i due degne di Casa Vianello.

Paolo Bonolis e Sonia Bruganelli sui giovani e la tecnologia

Paolo Bonolis e Sonia Bruganelli nel loro dialogo regalano molti sorrisi al pubblico, ma il conduttore sa essere tagliente quando spiega come uno dei mali di oggi per i giovani sia uno smodato uso della tecnologia: ”Credo che ci siano adulti che sfruttano i sogni dei ragazzi. La tecnologia è diventato un gigantesco mercato che vuole essere vantaggioso economicamente. Sono tante le cose che vengono spacciate per buone ma che servono poco alla crescita dei ragazzi. Non interessa quali siano i danni che arrivano da un utilizzo abusivo stressante della tecnologia, un genitore ha il dovere di spiegare. Tante cose ci tolgono competenze che abbiamo impiegato milioni di anni per ottenerle. Una volta si facevano le ricerche a scuola.  Te facevi un mazzo cosi per imparare le parole ma poi te le ricordi, oggi digiti copia e incolla e il giorno dopo non te lo ricordi. L’attesa stessa è diventata un momento frustrante dell’esistenza mentre una volta con la noia r nell’attesa tiravamo fuori quello che avevamo dentro ingengnandoci i ragazzi rimangono attaccati a queste macchine”.


Il ”nemico” smartphone | Video

Paolo Bonolis sottolinea alla moglie Sonia Bruganelli che la differenza con la loro generazione sostanzialmente è una: ”Il ragazzo si sente sempre sotto pressione con lo smartphone. Se parliamo di uso è un conto, mentre l’abuso è un altro. Il problema di questo apparecchio è che lo si porta appresso. La televisione quando è nata ci teneva tutti abbagliati davanti, quando sono usciti i video giochi spostavano parecchio. La differenza era che stavano a casa, non uscivamo con la tv sotto braccio. C’era tempo per la tecnologia e ora per l’università. Oggi abbiamo fatto una puntata con la ricerca della donna del 3000 com Gli artigli e la gobba, quando è troppo è troppo”, ma la moglie lo prende in giro ”Lui non ha neppure il t9 nel telefono infatti non va su internet e risponde corto ai messaggi”.

Il libro Notte Fonda, una lunga conversazione notturna

Paolo Bonolis a proposito del libro spiega: ”Un tempo che va dall’ apericena a notte fonda. Unico personaggio con un nome è il figlio Marco. Lei cerca attraverso una strada assolvente, lui più integrrrimo cercano di trovare un punto di contatto reale con il figlio”, un concetto quello suo rapporto tra genitori e figli su cui torna spesso. Sorprende quando la moglie gli chiede il perché abbia scritto un secondo libro: “Ho scritto il libro per passare il tempo, facciamo le cose p e passare il tempo. Amo molto l’uso del linguaggio e della parola. La parola verbale ha un significato diverso e c’è la possibilità di aiutarsi con la gestualità e il tono. Quando scrivi non hai queste armi, devi fare molta attenzione nell’esercizio delle parole. Volevo capire se riuscivo a comunicare non utilizzando tutte le mie armi, cercando solo la giusta cadenza scritta”.

Il senso della vita per Bonolis

Paolo Bonolis e Sonia Bruganelli hanno realizzato una trasmissione sul senso della vita, oggi il conduttore affronta questo quesito con grande serenità: ”Il claim della trasmissione era che ci sono tanti sensi della vita quanti attori. Cambia a seconda della vita stessa, c’è il lavoro e le ambizioni. Oggi sono convinto che complessivamente la vita non abbia senso, o lo accetti o lo terrorizzi. Il trrrore è stato preso da tutti ed hanno creato un mercato delle illusioni, come la religione. Qualunque cosa che facciamo nella vita è preceduto da un motivo talvolta anche irrazionale. La somma di tutti questi motivi è la vita, che nonostante sia una somma infinita di motivi non ha senso. Io ho accettato serenamente che la vita non abbia senso. Se potessero dimostrarlo obiettivmanete accetterei serenamente”.