Intervenendo a margine dell’inaugurazione del ponte monumentale di Ariccia, in provincia di Roma, il ministro per le Infrastrutture Matteo Salvini ha annunciato parecchie novità che riguardano il ponte sullo Stretto di Messina, tra gli argomenti della campagna elettorale del centrodestra.

L’opera sarà inserita all’interno della Legge di Bilancio che verrà discussa lunedì in Consiglio de Ministri e potrebbe prevedere l’invio di fondi europei per la sua realizzazione, che il leader Lega ipotizza “a partire dal 2024”.

Ponte sullo Stretto, pronta un’opera in grande stile

Il ponte sullo Stretto di Messina si farà, parola di Matteo Salvini oggi ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti. Incalzato su un dossier particolarmente caldeggiato dalla maggioranza, il segretario del Carroccio si è impegnato a garantire un arco temporale per l’inizio dei lavori “entro due anni”.

Il ministro ha sottolineato l’importanza di concretizzare il dossier relativo a un progetto “di cui si parla da 54 anni e che è già costato 500 milioni di euro agli italiani”. Nell’immaginario architettonico, per Salvini il ponte sarà “un punto di attrazione ed esempio del genio italiano”: l’intenzione è di renderlo “il ponte a campata unica più lungo al mondo”.

Un primo ostacolo burocratico da affrontare sarà la revoca della liquidazione della società “Stretto di Messina”, partecipata da Rfi, Anas, Regione Calabria e Regione Sicilia, e ferma con le quattro frecce da aprile 2013. Un ultimo appunto messo in luce dal ministro è la partecipazione dell’Europa alla realizzazione. Il 5 dicembre a Bruxelles Salvini chiederà “che l’Europa faccia la sua parte e partecipi al finanziamento di un progetto che è europeo, quello della Palermo-Berlino“.

Infine, su eventuali frenate nei rapporti Italia-Francia anche sul piano delle infrastrutture (dopo il burrascoso dossier migranti), Salvini conferma un precedente contatto telefonico per rafforzare il legame anche con il nuovo Esecutivo. Per il leader leghista il problema “è momentaneo e ampiamente superato” e si dovrà procedere con i programmati investimenti sull’Alta Velocità sia in Italia che oltralpe.