Alessandro Haber malattia. Alessandro Haber racconta in un’intervista i suoi ultimi otto mesi su una sedia a rotelle. “Ho uno stato d’animo decisamente fragile in questo momento”, dice l’attore e regista a Libero. E spiega: “Da otto mesi vivo su una sedia a rotelle. Sto facendo delle terapie per un’operazione andata non bene, poi ne ho fatta un’altra. Sto provando a riprendermi”.

Alessandro Haber malattia

È un Alessandro Haber addolorato quello che rivela le proprie condizioni di salute: 75 anni, è stato sottoposto a un’operazione chirurgica, poi a un’altra, ma la ripresa è difficile e lenta. “Sto provando a riprendermi. Fatto sta che guardo il mondo a mezz’altezza. Lavoro, provo in teatro, vado ai concerti. Però non sono autonomo” ha affermato l’attore.

Biografia

Alessandro Haber è nato a Bologna il 19 gennaio 1947, da madre italiana e padre romeno di origine ebraica. Trascorre gran parte della sua infanzia in Israele e all’età di nove anni torna in Italia. Fin da piccolo nutre una certa passione per la recitazione e appena ne ha la possibilità vi si butta a capofitto. È appena ventenne quando recita per la prima volta in un film di Bellocchio, “La Cina è vicina”(1967), a cui seguono piccole parti per conto di numerosi registi importanti, come: i fratelli Taviani, Bernardo Bertolucci e Federico Fellini.

Negli anni novanta recita in Parenti serpenti del 1992 di Mario Monicelli, e in quattro film di Leonardo Pieraccioni: I laureati del 1995, Il ciclone del 1996, un cameo in Fuochi d’artificio del 1997 e infine Il paradiso all’improvviso del 2003. Nel 1990 partecipa come corista in Finalmente Ciao Ciao, facendo un piccolo cameo. In seguito Haber ha anche scritto e cantato canzoni; il suo primo CD si intitola Haberrante e ad esso ne seguono altri due: Qualcosa da dichiarare e Il sogno di un uomo. Francesco De Gregori ha scritto inoltre per lui La valigia dell’attore. Nel 2010 ha partecipato al film documentario Pupi Avati, ieri oggi domani, dedicato al regista Pupi Avati. Il film è stato presentato in anteprima al Festival di Bellaria. Nel 2019 ritorna a lavorare con Pupi Avati dopo 15 anni nel suo nuovo film Il signor Diavolo, tratto dall’omonimo romanzo scritto dallo stesso Avati