Arretrati docenti 2022 quando in busta paga. Entro il 26 novembre 2022, dopo il via libera della Corte dei Conti e del MEF sull’accordo del rinnovo del contratto economico 2019-2021, ci sarà la firma definitiva di detto Contratto, questo consentirà il via libera per l’emissione speciale degli arretrati degli aumenti stipendiali.

Arretrati docenti 2022 quando in busta paga?

Gli arretrati si riferiscono al periodo che va dal 01/01/2019 al 31/12/2021. Ogni dipendente in ogni caso avrà diritto a un aumento proporzionato alla propria storia lavorativa individuale, e dunque in base ad anzianità, grado scolastico e altri parametri che determinano per questo un range di aumenti previsti ma che non possono essere uguali per tutti. Gli arretrati non verranno liquidati sul cedolino di dicembre, ma con emissione a parte con valuta prima di Natale. Questo perché NoiPA emetterà gli stipendi di dicembre il 25 novembre con valuta sui conti correnti in data 15 dicembre. L’emissione. quindi. avverrà, se tutto andrà bene, a ridosso del 15 dicembre con valuta probabilmente prima di Natale.

Gli aumenti

L’incremento riguarda le diverse componenti dello stipendio, sia quello tabellare che quello accessorio, nelle misure e con le decorrenze indicate nella tabella allegata.
L’elemento perequativo una tantum di cui all’art. 37 del CCNL 19/04/2018 cessa di essere corrisposto come specifica voce retributiva e viene conglobato nello stipendio tabellare.
L’indennità di vacanza contrattuale in godimento da aprile 2019 cesserà di essere corrisposta e viene riassorbita negli incrementi stabiliti con il CCNL 2019-2021.
Tutte le cifre indicate relative agli incrementi retributivi sono lordo dipendente, ciò significa che ad esse dovranno essere applicate le ritenute previdenziali e fiscali.

Le nuove risorse

In aggiunta a queste cifre, il Governo ha deliberato il Consiglio dei Ministri altri 100 milioni di euro (da stanziare con decreto entro fine dicembre) e sono impegnati altri 300 milioni per la valorizzazione professionale docenti nel 2023, che si aggiungono ai 36,9 milioni già previsti nella Manovra dello scorso anno per la revisione dei profili professionali del personale ATA. Le ulteriori integrazioni per la parte economica sono previste da un accordo politico di Governo, firmato dal Ministro per l’Istruzione e Merito Giuseppe Valditara.