Allarme listeriosi donna partoriente ricoverata in provincia di Foggia e la paura serpeggia. E’ bene invece mantenere i nervi saldi e puntare forte sulla formazione ricordando che solo “sapendo” è possibile fare prevenzione. In quest’ottica è bene sapere che al Policlinico “Riuniti” è stato registrato il primo caso accertato in Puglia ma anche che non si riesce ancora a ricostruire la catena, al momento legata al consumo di würstel e tramezzini confezionati tanto che, nei giorni scorsi, sono state effettuate diverse ispezioni negli esercizi commerciali del Foggiano. Il dipartimento salute della Regione non è rimasto in silenzio: ha dichiarato che deve monitorare la situazione perché il batterio che si sviluppa negli alimenti può essere molto pericoloso e può determinare cluster la cui origine è spesso difficilmente ricostruibile.

Allarme listeriosi donna partoriente ricoverata: i sintomi

I sintomi di questa malattia sono ben spiegati dai medici con queste parole:

“La listeriosi può assumere diverse forme cliniche, dalla gastroenterite acuta febbrile più tipica delle tossinfezioni alimentari, che si manifesta nel giro di poche ore dall’ingestione, a quella invasiva o sistemica, che nei casi più gravi può portare all’insorgenza di meningiti, encefaliti e gravi setticemie. Nelle forme sistemiche l’incubazione può protrarsi anche fino a 70 giorni. Nelle donne in gravidanza la listeriosi può provocare aborto, morte in utero del feto, parto prematuro e infezioni neonatali. La listeriosi può verificarsi in ogni momento della gravidanza ma è stata più frequentemente documentata durante il terzo trimestre. La listeriosi è causa di malattia grave, associata a un elevato tasso di ospedalizzazione e decessi.”

Il blitz dei Nas

Era ovvio che l’allarme Listeria nato dalla donna partoriente ricoverata in Puglia non lasciasse inattive le forze dell’ordine. Dopo l’allerta emanata dal nodo regionale del S.A.R.A.M. (Sistema di Allerta Rapido per gli Alimenti e Mangimi) della Regione Puglia, infatti, l’Asl di Foggia si è prodigata per mettere in piedi una capillare attività di controllo, verifica e ritiro di prodotti alimentari con sospetta contaminazione da Listeria. Da comunicato stampa ufficiale si evince questo:

“A cavallo tra ottobre e novembre sono stati ispezionati circa 320 esercizi, fra depositi, supermercati, alimentari, macellerie e attività di ristorazione su tutto il territorio provinciale. L’azione di controllo ha riguardato diversi lotti di wurstel che sono stati sottoposti a sequestro cautelativo, prima di essere ritirati dal circuito di vendita e di somministrazione. L’operazione mira a tutelare  la salute ed evitare possibili focolai della malattia alimentare. Sotto la lente sono. finiti würstel, tramezzini al salmone e uova.  A seguito del contagio già confermato, notificato sabato della scorsa settimana, la Asl di Foggia ha effettuato una serie di ulteriori verifiche nei supermercati di Foggia, Cerignola e Orta Nova: è emerso che i tramezzini incriminati, già oggetto di un ordine di richiamo diramato dal ministero della Salute il 4 ottobre per via della positività riscontrata, erano stati ritirati dal commercio da tempo.”

Soggetti a rischio e sintomi

Chi colpisce la listeriosi? E’ raro che attacchi adulti e bambini che godono di buona salute ma non si può escludere. Più a rischio, invece, sono le seguenti categorie:

  • le donne in gravidanza
  • gli immunodepressi
  • i soggetti fragili.

Sui sintomi, infine, quest’allarme listeriosi della donna partoriente ricoverata offre lo spunto per ricordare che variano di molto in base alla dose di batterio con cui si è avuto contatto e dallo stato di salute del soggetto:

Si va da forme simil-influenzali o gastroenteriche, accompagnate a volte da febbre elevata fino, nei soggetti a rischio, a forme setticemiche, meningiti o aborto. Nei casi più gravi si arriva alla morte.