Alle 16.30 è iniziato a Palazzo Chigi l’incontro tra il presidente del Consiglio Giorgia Meloni e i sindacati: presenti i rappresentanti Maurizio Landini (Cgil), Luigi Sbarra (Cisl), Pierpaolo Bombardieri (Uil) e Paolo Capone (Ugl, partecipazione inedita). Un primo passo decisivo per la futura Manovra. Insieme alla premier, presenti i ministri del Lavoro Marina Calderone, della Pubblica amministrazione Paolo Zangrillo, delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, dell’Economia Giancarlo Giorgetti e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano.

Incontro Meloni-sindacati alla vigilia del Cdm

Anche i dossier economici cominciano a prendere vita sul tavolo del nuovo Esecutivo. Dopo lo sblocco di 9 miliardi che andranno a costituire il futuro Decreto Aiuti Quater (domani il via libera del Consiglio dei Ministri), come annunciato questa mattina da Giorgetti durante l’audizione sulla Nadef (Nota di aggiornamento del Documento di Economia e Finanza), ecco l’atteso faccia a faccia tra Meloni e i sindacati. Già nei giorni scorsi c’era stato un timido tentativo di avvicinamento, con Landini che aveva aperto alle trattative bocciando però Quota 41.

La riforma del sistema pensionistico italiano è certamente in prima filo nell’ordine del giorno, insieme agli extraprofitti per ricavare del margine da stanziare contro il caro bollette. Si attendono le prime comunicazioni in uscita dall’Assemblea.

Presente per la prima volta anche la sigla Ugl

Il clima attorno alla riunione era comunque già tangibile una volta che i protagonisti sono stati intercettati al loro ingresso a Palazzo Chigi. Per esempio Pierpaolo Bombardieri, segretario Uil, si è dichiarato “sorpreso” di sedere al tavolo insieme all’Ugl (“Unione Generale del Lavoro”), sottolineando la sua collocazione politica di centrodestra. E al contempo rimarcando che molte proposte sono state firmate congiuntamente dalla tradizionale triade Cgil-Cisl-Uil. Proposte che trattano di caro-energia, di inflazione (“Chiediamo di far riacquisire ai cittadini potere d’acquisto”), di sicurezza sul lavoro e di welfare.

Non è tardata la replica di Francesco Paolo Capone segretario Ugl, il quale esclude che alla base della convocazione ci siano “presunte simpatie” quanto piuttosto si sia aperta una “nuova stagione di confronto sociale”. Come detto in apertura, è la prima volta in assoluto che tale sigla interviene al tavolo dei negoziati governativi.

Per quanto concerne la routine di Giorgia Meloni, fonti di Fratelli d’Italia riferiscono di un’assemblea insieme ai gruppi parlamentari di Camera e Senato a Montecitorio. Un aggiornamento che pare aver confermato la priorità relativa al caro energia, dove sarà stanziata la quasi totalità dei fondi. In altre parole un modo indiretto per riferire che le promesse fatte in campagna elettorale dovranno ancora attendere.