Caso Mensa, Puglia e Sicilia. Quando in questo periodo si perla di scuola, si torna inevitabilmente a parlare di mensa scolastica e dei soliti problemi che gli girano attorno: dai pagamenti non effettuati dai genitori in stato di morosità nei confronti dell’ente scuola al cibo di scarsa qualità dispensato nelle ore di pranzo nelle mense scolastiche dalle aziende di cucina che detengono la esclusiva gestione per tutta la durata del contratto stipulato in seguito alla vittoria dell’appalto, fino a chi è sostenitore del cibo portato da casa.

Le diatribe dunque hanno inizio, si scrivono lettere di contestazione a destra e a manca, ci si rivolge ai consigli d’Istituto che ne discutono il contenuto e poi riportano ai presidi. Poi ci sono i presidi contrari, quelli che si attengono solo ai regolamenti interni delle scuole, quelli che rivendicano i regolamenti nazionale e via dicendo.

Si avanzo proposte su proposte, c’è il genitore che sarebbe disposto anche a riprendere il proprio figlio prima di pranzo per farlo mangiare a casa e poi riportarlo a scuola per le lezioni pomeridiane, quello che sostiene che è diseducativo non farlo mangiare a mensa e quello al quale sta bene tutto purché si faccia quello che fa la maggioranza per paura di non finire tra la categoria del genitore rivoluzionario. Insomma se ne sentono e se ne vedono di tutti i colori in tutte le regioni e in tutte le scuole d’Italia.

Mensa scuola, Puglia e Sicilia: due casi uno per morosità, l’altro per il servizio che è ancora fermo

Accade che a Trani, in Puglia si assiste ad una situazione che induce il Comune alla sospensione automatica del servizio di refezione scolastica, per tutti quelli che hanno un debito con l’azienda della mensa pari o superiore a 25 euro.

Ecco quanto riportato sul sito del Comune di Trani, in modo secco e diretto: “a partire da oggi, gli scolari nella cui scheda personale sia stato rilevato un debito pari o superiore all’importo di 25 euro con l’azienda che gestisce la mensa negli istituti scolastici tranesi non potranno più pranzare con gli altri compagni. Questo intervento si pone a tutela dell’equità pubblica e dell’Ente»

Questo provvedimento discutibile o meno si è reso probabilmente necessario da una situazione che riguarderebbe diverse famiglie.

Le famiglie che versano nello stato di morosità hanno avuto tempo per regolarizzare il debito fino a ieri, anche on line attraverso la piattaforma PagoPA . Siccome l’avviso è stato dato solo giovedì, sicuramente concederanno qualche altro giorno di proroga affinché tutti quelli morosi si mettano in regola

A Crotone non parte il servizio mensa

A Crotone invece succede che in merito al ritardo del servizio mensa nel bel mezzo della riunione della commissione mensa convocata dal presidente Clericò, l’Avv. Marano dirigente alla Pubblica istruzione è intervenuto spiegando i motivi: ha evidenziato come il prezzo ritenuto congruo da parte dell’Ente Scuola sia di 4, 50 euro a pasto e che sulla scorta di questa valutazione è stato dapprima pubblicato un bando pubblico andato deserto, quindi si è tentata una negoziazione diretta prima con 5 aziende operanti sul territorio, poi con altre 10, tutti tentativi rimasti infruttuosi.

Si è dunque evinto in sede di riunione che proprio l’Avv. Marano ha espresso il suo diniego ad accettare quello che a quanto è parso di capire sarebbe il prezzo di €5,90 circa che sarebbe ritenuto invece congruo dalle due aziende Crotonesi che da molti anni a questa parte si aggiudicano, indisturbate da altre offerte, il servizio di refezione scolastica.

Il presidente Clericò ha aggiornato la riunione: nella delibera si fa riferimento ai ritardi e che questi sarebbero frutto di un braccio di ferro motivato solo da ragioni economiche che non possono essere considerate prevalenti sugli interessi collettivi facenti capo alla popolazione studentesca ed alle loro famiglie.

Si invita la scuola ad adoperarsi affinché riparta la mensa, infatti per mezzo della delibera la commissione mensa composta da tutte mamme sostengono di pretendere l’immediata attivazione di un servizio essenziale, come quello della mensa, giudicato fondamentale anche dal punto di vista della formazione degli studenti.