Il momento della verità è giunto per Pecco Bagnaia. È l’ultimo Gran Premio della stagione, si corre a Valencia, dove Pecco ha la possibilità di diventare campione del mondo di MotoGP. Vediamo la sua conferenza stampa della vigilia.


Le dichiarazioni di Bagnaia


Pecco inizia parlando del circuito di Valencia e dà uno sguardo alla stagione:


Valencia è una pista buona per noi, nel 2021 ho vinto qui, la nostra Ducati è molto competitiva, questo rappresenta un miglioramento rispetto all’anno scorso, ma la MotoGP è un mondo pieno di sorprese, quindi dobbiamo cercare di lavorare come sempre e lottare per la vittoria. Ho avuto una stagione piena di alti e bassi. Ero competitivo anche all’inizio della stagione, ma sono caduto diverse volte. Ho analizzato i miei errori e così sono migliorato. In Giappone, ad esempio, sono stato troppo ambizioso. Ho dovuto imparare a essere competitivo anche in condizioni non ideali per me. Il mio obiettivo in Malesia era vincere per arrivare più rilassato qui. A Sepang ho forzato molto per vincere, allo scopo di arrivare più tranquillo qui a Valencia


Poi passa a parlare di Valentino Rossi, che sarà presente a Valencia:


Valentino sarà qui a Valencia, può essere un grande aiuto avere Rossi con noi, sarà qui anche per stare vicino agli altri piloti dell’Academy. Lui sa come mi sento, conosce questa situazione, mi aiuterà come un vero coach. Penso che sarà di grande aiuto per me


Bagnaia prosegue con un altro passaggio:


Auguro a Quartararo di godersi l’ultima gara, spero sia una battaglia corretta. Penso che Fabio sia uno dei più grandi, è fantastico poter lottare con lui. Non tanti piloti possono dire di avere il proprio nome sul trofeo della MotoGP, quindi bisogna avere un enorme rispetto per quel trofeo, per questo non l’ho toccato, ma non sono particolarmente scaramantico


ha aggiunto il pilota torinese,


Sinceramente è stata una stagione lunga a livello mentale, non so cosa aspettarmi dal 2023, quando ci saranno più gare e sarà ancora più dura. Dovremo capire anche come prepararci, ma penso che il mio preparatore atletico farà un lavoro eccezionale come sempre


Poi la battuta conclusiva:


Non ho pensato a cosa comporterà vincere il Mondiale, semplicemente perché prima devo vincerlo, poi inizierò a pensarci. Non voglio fare il passo più lungo della gamba, mancano ancora tre giorni alla gara, non voglio pensarci troppo. Sicuramente qualcosa potrebbe cambiare, ma in questo momento voglio solo restare concentrato sul mio obiettivo.