Il governo tedesco chiede che l’Italia presti “rapidamente soccorso” ai 104 minori non accompagnati salvati nel mare Mediterraneo dalla nave Humanity 1 battente bandiera tedesca. Lo si legge in una lettera di risposta di Berlino alla “nota verbale” con cui il governo italiano, il 23 ottobre scorso, aveva chiesto di farsi carico dei migranti salvati sulle navi delle Ong che battevano bandiera tedesca e norvegese. La premier Giorgia Meloni intanto parla apertamente di “Navi pirata”:

Se fai la spola tra le coste africane e l’Italia per traghettare migranti violi apertamente il diritto del mare e la legislazione internazionale. Se poi una nave Ong batte bandiera, poniamo, tedesca, i casi sono due: o la Germania la riconosce e se ne fa carico o quella diventa una nave pirata.

La posizione di Berlino

Lo scorso 23 ottobre, il Viminale aveva presentato una nota verbale ai due governi a cui fanno capo le due navi di Ong che attualmente chiedono approdo in un porto sicuro italiano dopo aver recuperato in mare centinaia di migranti provenienti dalla Libia. Si tratta, oltre alla nave battente bandiera tedesca, della Geo Barents che batte bandiera norvegese. 

Il governo federale ha risposto per iscritto alla nota verbale del governo italiano esponendo la propria interpretazione del diritto:

Per il governo federale, le organizzazioni civili impegnate nel salvataggio dei migranti forniscono un importante contributo al salvataggio di vite umane nel Mediterraneo. Salvare persone in pericolo di vita è la cosa più importante. Secondo le informazioni fornite da Sos Humanity sulla nave Humanity 1 battente bandiera tedesca, attualmente ci sono 104 minori non accompagnati. Molti di loro hanno bisogno di cure mediche. Abbiamo chiesto al governo italiano di prestare velocemente soccorso.

La replica della Farnesina: “Chiesti chiarimenti”

La Farnesina, d’intesa con il Ministero dell’Interno, informa di aver inviato per iscritto, con nota ufficiale, all’Ambasciata della Repubblica Federale tedesca la richiesta di avere un quadro compiuto della situazione a bordo della “Humanity 1” in vista dell’assunzione di eventuali decisioni. In particolare, è stato richiesto di conoscere al più presto informazioni di dettaglio sulle persone presenti a bordo della nave, sulle zone marine in cui ha operato la nave, se vi siano persone vulnerabili a bordo e se sia stata già avanzata richiesta di protezione internazionale.

La situazione a bordo della nave 

Stando ai racconti dei soccorritori, a bordo della nave Humanity 1 si è diffusa un’infezione simil-influenzale che ha causato febbre alta ad alcune persone. Tutti i test Covid sono risultati negativi ma la situazione sanitaria a bordo sta peggiorando. A preoccupare sono anche le condizioni psicologiche dei sopravvissuti. 

Nei Paesi di origine, durante il viaggio in Libia e in mare, alcuni sopravvissuti hanno assistito alla morte di loro compagni di viaggio o hanno subito violenze estreme

Racconta Luca, un soccorritore dell’Ong tedesca.