La Società italiana per le malattie respiratorie infantili lancia l’allarme sulle conseguenze del fumo delle sigarette elettroniche: “possibili effetti nocivi anche da fumo passivo”

Se prima si iniziava a fumare di nascosto, con un amico o due, per non farsi beccare di genitori o per non farsi vedere da quello piuttosto che da quell’altro per paura che poi poteva raccontarlo a mamma o papà, oggi per l’utilizzo della sigaretta elettronica è diverso: se è vero che è aumentato negli ultimi anni tra i giovanissimi e altrettanto vero che i giovani vengono anche accompagnati direttamente dai genitori a scegliere il tipo di dispositivo e il relativo gusto.

Tant’è che sono in molti a ritenere le e-cig sono meno dannose rispetto al fumo di tabacco. Ma vediamo cosa dicono gli studi scientifici a proposito di questa tesi che ormai si è diffusa nel pensiero collettivo.

Oggi sappiamo che c’è un un’associazione tra l’esposizione al fumo passivo da e-cig contenente nicotina e un aumento del rischio di sviluppare sintomi respiratori come dispnea e bronchite

L’allarme sui potenziali rischi legati all’impiego delle sigarette elettroniche arriva dal congresso nazionale della Società italiana per le malattie respiratorie infantili (Simri) in corso a Palermo e riguarda soprattutto i giovanissimi. 

Sigarette elettroniche, fumo passivo: Il fenomeno del fumo elettronico legato ai dati

Assodato che quello degli utilizzatori di e-cig è un numero che cresce a dismisura, con stime di circa 80 milioni di persone al 2023 a livello mondiale (20 milioni erano solo nel 2012, 10 anni fa) e con un mercato che sta per superare addirittura quello delle sigarette tradizionali, in tutta l’Europa, dati alla mano concessi da Eurobarometer, riconducono che almeno 1 cittadino su 7 ha provato per una sola volta le e-cigarettes

Passando, da noi in Italia, i dati del Ministero della Salute dimostrano che gli utilizzatori occasionali o abituali di sigarette elettroniche sono già più di un milione e che rappresentano il 2,4% della popolazione.

Il 41,5% degli adolescenti italiani che va da un età compresa tra 14 e 17 anni ha provato almeno una volta la sigaretta elettronica e l’1,7% sta ad indicare l’utilizzatore abituale.

I ragazzi, utilizzando le sigarette elettroniche sono esposti a due rischi: oltre al rischio per gli effetti diretti dello svapo, sono anche esposti a quello di sviluppare la dipendenza da nicotina, infatti le e-cigarettes possono rappresentare una iniziazione verso il fumo tradizionale.

Sigarette elettroniche, fumo passivo: gli studi effettuati

La rivista scientifica Thorax ha recentemente pubblicato il primo lavoro scientifico che dimostra come in un campione di più di 2000 persone (in questo caso giovanissimi e giovani adulti) esista un’associazione tra l’esposizione al fumo passivo da sigaretta elettronica contenente nicotina e aumento del rischio di sviluppare sintomi respiratori quali dispnea o bronchite.

Altri studi hanno analizzato gli effetti sia del fumo di sigaretta che dello svapo, e i dati hanno riscontrato che hanno effetti dannosi simili. Entrambi, infatti, danneggiano la funzione dei vasi sanguigni a causa dell’irritazione delle vie aeree dovuta all’inalazione di sostanze estranee.

I ricercatori hanno rivelato che il fumo di sigaretta e lo svapo della sigaretta elettronica causano l’incapacità dei grandi vasi sanguigni di aprirsi abbastanza da fornire sangue sufficiente al cuore e ad altri tessuti. Questo può essere un segno premonitore di malattie cardiovascolari

Sigarette elettroniche, fumo passivo: il rischio per il bambino

Maria Elisa Di Ciccopediatra ricercatrice e consigliere della Simri in merito ai dati sopraccitati si esprime nella seguente maniera:

“Questo dato non ci sorprende ed era largamente atteso dal momento che era già stata segnalata la presenza di composti tossici nell’aria indoor delle case degli utilizzatori di e-cigarettes, quali PM2,5 PM10, nicotina e composti organici volatili. Tuttavia, queste nuove evidenze confermano la necessità di non utilizzare questi dispositivi in casa, soprattutto se sono presenti bambini e adolescenti, anche per evitare l’effetto di imitazione, già ben descritto per la sigaretta tradizionale”.

L’utilizzo della E-cig e gravidanza

Il presidente della Simri Fabio Midulla parla anche della correlazione tra l’utilizzo della sigaretta elettronica e il peso del nascituro e dice la sua:

“Dobbiamo anche sottolineare che l’uso dovrebbe essere fortemente sconsigliato anche nelle donne in gravidanza, dal momento che cominciano ad emergere dati che associano l’impiego delle sigarette elettroniche in gravidanza alla nascita di neonati di basso peso”.