TikTok rischia di essere bandito dagli Stati Uniti, tornando ancora una volta all’attenzione di tutti. Questa volta, però, a dare notizia non sono i gesti, oltre le righe, di qualche tiktoker o per qualche video diventato virale, bensì delle questioni legate a ragioni di sicurezza nazionale.

La decisione per TikTok di essere bandito dagli Stati Uniti

L’intera vicenda è nata dalla decisione del Procuratore Generale degli Stati Uniti, Merrick Garland, di indire una conferenza stampa, lo scorso 24 ottobre, per parlare di temi rilevanti per la “sicurezza nazionale”. Durante l’evento, a cui hanno partecipato anche alcuni alti rappresentanti del Ministero della Giustizia statunitense, è emerso che gli Stati Uniti stanno perseguendo un attore non statale, ossia un’organizzazione che, sebbene sia dotata di una grande influenza politica, non è alleata di un particolare partito o Stato, per influenze indebite nella politica nazionale e per presunte attività criminali.

Come si può facilmente intuire, le indagini da parte del pubblico sono partite all’istante per cercare di capire quale fosse la società incriminata. Stando ad alcune indiscrezioni, la società ad essere finita sotto la lente d’ingrandimento sarebbe proprio quella del social cinese TikTok, che adesso rischia di essere eliminato in tutto il territorio USA. Mohammed Alyahya dell’Hudson Institute, un centro di ricerca legato agli ambienti conservatori americani, ha pubblicato un post su Twitter in cui afferma di aver “sentito delle voci secondo cui TikTok oggi verrà bandito”.

https://twitter.com/7yhy/status/1584585774561132544?ref_src=twsrc%5Etfw

Ipotizzare che ci possa essere proprio il più famoso social network cinese nell’occhio del ciclone non è esattamente azzardato: già lo scorso luglio Brendan Carr, Commissario della Federal Communication Commission, aveva chiesto a Apple e Google di eliminare TikTok dai loro app store in quanto “costituiscono una seria minaccia alla sicurezza nazionale”. Attualmente, però, i rumor sono da considerarsi infondati poiché il Governo americano non ha ancora annunciato il ban della piattaforma cinese sul territorio nazionale.