Appena fatto il governo ricomincia la partita per le regionali, in particolare per quanto riguarda la regione Lazio una delle regioni italiane più ambite dalla politica assieme alla Lombardia. Nel Lazio con le imminenti dimissioni di Nicola Zingaretti, probabilmente entro la fine della prossima settimana, centrodestra e centrosinistra serrano le fila per la ricerca del candidato. Fdi sarebbe pronto a mettere in campo nomi storici’sul territorio, nomi magari rimasti fuori dal ventaglio dei ministri: in pole sembra esserci Chiara Colosimo, spunta anche la possibilità però di Francesco Rocca, presidente della Croce Rossa, e resta sempre in campo Fabio Rampelli, confermato alla vicepresidenza della Camera. 

Una cosa è certa però, anche sulla partita candidatura nel Lazio la leader di Fdi e presidente del Consiglio Giorgia Meloni vuole accorciare i tempi un po’ per avere più respiro per la campagna elettorale e anche per giocare d’anticipo. E poi per capitalizzare, a livello locale, il risultato nazionale che ha portato il centrodestra a trazione Fdi al governo. Soprattutto, si vuole evitare un altro flop come quello per le elezioni comunali di Roma con Michetti dove la leader di Fratelli d’Italia ebbe un grande ruolo tanto che fu il partito della Meloni ad imporlo come candidato civico.

L’idea  per la regione Lazio invece è quella di un candidato politico e “auspicabilmente di Fdi”, visto che il partito nel Lazio ha avuto punte di consensi a oltre il 30%. Ma anche un tecnico come Rocca potrebbe essere considerato. Nel campo del centrosinistra le ultime indiscrezioni fanno emergere anche nomi di candidati civici. Ma le carte finora esplorate, il fondatore di Sant’Egidio Andrea Riccardi ad esempio, pare non siano percorribili per un’indisponibilità delle persone contattate. Del resto prima di definire i candidati il centrosinistra dovrebbe definire il campo d’azione della proposta: andranno insieme o divisi? E se andranno insieme chi sarà nella coalizione? Tutti nodi da sciogliere a breve.