Quanto è alta Giorgia Meloni. La nuova Presidente del Consiglio Giorgia Meloni è nata a Roma il 15 gennaio del 1977.

Quanto è alta Giorgia Meloni

Giorgia Meloni è alta 1 metro e 63 centimetri e pesa poco più di 50 kg. Recentemente ha svelato i problemi di peso e il bullismo: “A nove anni pesavo 65 chili. I bulli mi davano della cicciona ma la mia reazione fu mettermi a dieta. I nemici servono per farti superare i tuoi limiti”.

Famiglia

Il compagno di Giorgia Meloni è Andrea Giambruno. Giornalista Mediaset e autore di programmi televisivi, Giambruno è al fianco di Giorgia Meloni da sette anni. Insieme hanno avuto una figlia di nome Ginevra. Una presenza fissa nella vita di Meloni è da sempre quella della sorella Arianna, con la quale la simbiosi è sempre stata totale.

Arianna Meloni, dipendente “precaria” della Regione Lazio come lei stessa si è definita, è sposata con Francesco Lollobrigida, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera e figura di spicco del primo partito italiano.

La madre di Giorgia Meloni è Anna Paratore, che la premier in pectore sente quotidianamente e che ancora oggi continua a dispensare consigli alla figlia dall’abitazione della Garbatella in cui Giorgia è cresciuta dopo l’allontanamento del padre.

Titolo di studio

Giorgia Meloni si è diplomata al liceo linguistico e parla fluentemente inglese, francese e spagnolo. Non ha proseguito gli studi all’università, e di questo ha parlato in uno dei comizi elettorali di questa campagna elettorale, a Genova: «Vengo presa in giro perché non mi sono laureata. Non mi sono potuta laureare. Secondo voi l’avrei presa una laurea? Mi mantenevo da sola. Studiavo, facevo già politica, tante cose», ha dichiarato dal palco. «L’altro giorno in una manifestazione c’erano questi simpatici personaggi dei centri sociali, questi figli di papà. Una diceva che non mi sono manco laureata. In Italia è laureato il 17% delle persone, molti di più potrebbero esserlo. Solo che non tutti hanno la possibilità di stare lì a farsi 8-10 anni all’università e andare alle manifestazioni degli altri invece di trovarsi un posto di lavoro».