Il tema della fiducia parlamentare è, ovviamente, di grande attualità in questi giorni. Ma cosa vuol dire dare la fiducia al Governo e perché il Governo chiede la fiducia? Cerchiamo di fare chiarezza.

Cosa vuol dire dare la fiducia al Governo

Cosa vuol dire dare la fiducia al Governo, di fatto, è spiegato chiaramente nell’art. 94 della Costituzione italiana, che recita: “ll Governo deve avere la fiducia delle due Camere. Ciascuna Camera accorda o revoca la fiducia mediante mozione motivata e votata per appello nominale. Entro dieci giorni dalla sua formazione il Governo si presenta alle Camere per ottenerne la fiducia. Il voto contrario di una o d’entrambe le Camere su una proposta del Governo non importa obbligo di dimissioni”.

Quindi il voto di fiducia al Governo da parte del Parlamento serve ogni volta che viene formato un nuovo governo e si traduce nel sostegno del Parlamento al Presidente del consiglio incaricato e all’intera squadra dei ministri. Senza la fiducia delle Camere, il Governo non è legittimato ad agire.

Come funziona in pratica? Il Governo neo formatosi ha 10 giorni di tempo dalla nomina da parte del Presidente della Repubblica per incassare il voto di fiducia da Camera e Senato. Nelle tempistiche stabilite dalla Costituzione, il premier e i ministri devono presentare il programma che intendono seguire e chiedere la legittimazione.

Quali sono i tre tipi di fiducia

Abbiamo dunque visto cosa vuol dire dare la fiducia al Governo. Analizziamo ora i tre tipi di fiducia esistenti.  La prima è relativa a mozioni o risoluzioni, tra le quali quelle utilizzate per sancire il sostegno parlamentare alla nascita di ogni nuovo esecutivo. La seconda riguarda le mozioni di sfiducia nei confronti del governo o di singoli ministri. La terza tratta invece di specifici progetti di legge considerati decisivi per il programma di governo. A differenza delle prime due, quest’ultima non è normata dalla Costituzione, ma dai regolamenti di Camera e Senato: “la questione di fiducia non può essere posta su proposte di inchieste parlamentari, modificazioni del regolamento e relative interpretazioni o richiami, autorizzazioni a procedere e verifica delle elezioni, nomine, fatti personali, sanzioni disciplinari ed in generale su quanto attenga alle condizioni di funzionamento interno della Camera e su tutti quegli argomenti per i quali il Regolamento prescrive votazioni per alzata di mano o per scrutinio segreto”.

Come funziona la sfiducia al Governo

Analizzato cosa vuol dire dare la fiducia al Governo, vediamo quindi il significato di mozione di sfiducia. Il Governo deve avere la fiducia del Parlamento non soltanto quando si insedia, ma durante tutto il suo mandato. In questo lungo percorso può però accadere che la fiducia venga meno e parta una mozione di sfiducia. Questa si verifica quando 1/10 dei componenti di una Camera firma un documento dove espone i motivi per revocare la fiducia al governo. La mozione di sfiducia apre la crisi di governo, che richiede dopo 3 giorni un voto a a scrutinio palese e comporta l’obbligo di dimissioni in capo al governo nel caso di esito negativo.

nel caso in cui, invece, sia il presidente del Consiglio a temere di non avere più la fiducia del Parlamento, si ha la la questione di fiducia, ovvero il premier chiede che sia espresso un voto che manifesti l’appoggio al suo operato.