A Dello, in provincia di Brescia, i suoi 5000 mila abitanti si preparano ad accogliere la 32esima edizione della Sagra del Fungo Chiodino che parte da stasera. Ad aprire il sipario dell’evento uno spettacolo gratuito delle 20:45 da seguire al teatro della cittadina bresciana dal titolo «Lo spettacolo del cuore»

L’evento che ha un forte richiamo, ospiterà anche persone provenienti da paesi limitrofi. Le parole del Sindaco Riccardo Canini sull’inizio dell’evento:

«Torniamo finalmente a festeggiare con la nostra meravigliosa sagra. Ci sono tanti appuntamenti, molto interessanti e dunque vi aspettiamo numerosi».

Sagra del fungo chiodino, programma: gli orari e gli appuntamenti

Venerdì 21 ottobre

  • Ore 17.30 al museo Piero Sigalini, inaugurazione della mostra «La forza del colore – Il fascino del bianco e nero», con i dipinti di Adolfo Mutti e le fotografie di Filippo Mutti, nonno e nipote.

Sabato 22 ottobre

  • Dalle ore 17.30 apertura della sagra con lo stand centrale, in piazza Roma, dove sarà possibile acquistare i funghi chiodini. Alle ore 18:00 apertura della mostra «L’arte è dono» presso il Comune, insieme ad un collettivo dal titolo «La natura si fa dono». Alle 21:00 si terrà il concerto Puzzle con l’Orchestra di fiati Brixiae Harmoniae presso la Pieve della Formigola. Alle ore 22:00 serata giovani con dj set in piazza Pace.

Domenica 23 ottobre

  • Alle ore 9.45 inaugurazione vera e propria della 32esima edizione, con la consegna delle borse di studio, visita agli stand e alle bancarelle nella piazza del paese, con la possibilità di gustare e acquistare il fungo chiodino.
  • Per quanti vorranno nella giornata ci si potrà sottoporre ai test sul rischio diabete e cardiovascolare, Sarà allestita una esposizione dei trattori d’epoca e auto storiche. Alle ore 14:00 per i più piccini in Castello giochi e laboratori manipolativi. Alle 15:00 si effettuerà la consegna degli attestati di gratitudine ai volontari civici, alle 15.30 ci sarà una esibizione di jujitsu e alle 16.30 una sfilata di moda.

Lunedì 24 ottobre

  • Alle 20.30 presso il teatro san Giorgio, chiusura della sagra con «Serata italiana» a cura di Super Tv con Gianmarco Bagutti orchestra italiana.

Lo stand gastronomico sarà aperto Venerdì 21 e Sabato 22 la sera. Nella giornata di domenica 23 a pranzo e a cena.

Funghi chiodini: come riconoscere quelli veri da quelli falsi

Cominciamo col dire che è una delle varietà funginee più diffuse ma è facilmente confondibile con altre specie tossiche e potenzialmente mortali. Come si differenzia il chiodino da quello comunemente riconosciuto come falso chiodino, il cui nome scientifico è Hypholoma fasciculare?

La varietà “falsa” sviluppa un cappello più sferico, lievemente a campana e piuttosto polposo, del diametro della grandezza variabile (da tre a sette centimetri). Il colore varia in più tonalità di giallo. Il centro del cappello è più scuro, tendente all’arancio marroncino.

A differenza del vero chiodino, il falso chiodino non è caratterizzato da nessun anello, sostituito da alcuni filamenti. Ha un odore, respingente e sgradevole.

Ma c’è ne un altra di varietà “cattiva” che è facilmente confondibile con il chiodino buono, la Galerina marginata: si tratta di uno dei funghi più tossici e pericolosi che esistano, dai principianti viene scambiata anche per il più comune pioppino.

Esteticamente si presenta con un cappello di dimensioni ridotte fino a 3 centimetri. Contiene amatossine, sostanze mortali per l’uomo capaci di causare la sindrome falloidea, che prende il nome della più conosciuta Amanita phalloides.

I sintomi se mangio il falso chiodino

I sintomi intestinali più o meno gravi riconducibili al consumo dei falsi chiodini sono: nausea, vomito e dolori addominali. Il sapore di questa varietà è amaro e non piacevole. La sua ingestione in grandi quantità potrebbe determinare anche una decesso.

Bisogna stare attenti anche al consumo dei chiodini: se consumati crudi infatti sono tossici e la loro parte velenosa viene eliminata solo attraverso un processo di cottura di almeno 10-15 minuti a una temperatura minima di 70 gradi.