Dopo l’incidente di ieri al Senato, Matteo Salvini ha riferito di aver parlato con Silvio Berlusconi lasciando intendere che lo screzio tra il Cav e la futura premier sarà presto risanato. Così il leader della Lega, conversando con i cronisti a Montecitorio:

L’ho sentito, sia lui che Giorgia. Si appianerà tutto…

Salvini: “Ieri? Un piccolo incidente di percorso”

Alla domanda se alle consultazioni il centrodestra andrà unito, Matteo Salvini afferma:

 Ma certo, ovvio. Ieri c’è stato un piccolo incidente di percorso nell’arco di 5 anni sarà nullo. Sarà una bella squadra.

E dopo l’elezione di Lorenzo Fontana alla presidenza della Camera assicura: 

Non è pro niente, è pro-Italia. Lo striscione srotolato a Montecitorio in cui veniva accusato di essere ‘pro Putin’ se lo potevano risparmiare.

Quanto al suo ruolo nell’esecutivo di centrodestra, il segretario della Lega dichiara:

So di essere di essere disposizione, non ho impuntature o pretese. So quello che posso fare per il Paese. Punto. Al Viminale l’ho dimostrato.

Infine, per quanta riguarda i rumors su un possibile affidamento del Tesoro al Carroccio con Giorgetti, chiarisce: 

Se si chiederà alla Lega di occuparsi, oltre che di tutti gli altri temi, anche di economia, per me è motivo di orgoglio. Il nome è quello di Giancarlo Giorgetti? È fuori discussione. 

Berlusconi contro Meloni nei suoi appunti: “Supponente, prepotente, arrogante e offensiva”

Silvio Berlusconi sarebbe contro Giorgia Meloni? Alcuni appunti del leader di Forza Italia sembrerebbero dire di sì. Su un foglio ripreso dalla Repubblica nel corso della seduta del Senato dello scorso 13 ottobre si leggono alcuni epiteti poco carini che sembrano essere indirizzati nei confronti della nuova premier.

Meloni verrebbe apostrofata come supponente, prepotente, arrogante e offensiva. Tali appunti testimonierebbero il malumore del leader di Forza Italia.

Sui fogli di Silvio Berlusconi è sembrato apparire anche un quinto termine non certo lusinghiero nei confronti di Giorgia Meloni, apostrofata com “ridicola”. L’aggettivo sarebbe stato in seguito cancellato. In fondo un’altra scritta:

Nessuna disponibilità ai cambiamenti. È una con cui non si può andare d’accordo.