Reunion per i due co-protagonisti di “Ritorno al futuro”, la trilogia ormai cult che racconta le vicende di Marty (Michael J Fox), un diciottenne californiano alle prese con uno scienziato ottantenne un po’ strampalato (Christopher Llyod), inventore di una macchina per viaggiare nel tempo. I due attori si sono incontrati al Javi’s Center di New York per partecipare al Comic Con e parlare delle avventure della saga che li ha resi leggendari nei loro rispettivi ruoli.

“Ritorno al futuro”, la reunion dei due co-protagonisti

È una saga fantascientifica che ha fatto sognare ad occhi aperti migliaia di fan, quella di “Ritorno al futuro”: un viaggio nel tempo destinato ad essere senza tempo, che ha reso iconici i due protagonisti, prima colleghi e poi amici, anche nella vita reale. “Lavorare con Chris è stata la parte migliore di questo film – ha dichiarato Michael J Fox sul palco del New York Comic Con. È semplicemente geniale”. Nonostante la differenza d’età di 23 anni con Christopher Llyod, tra i due sembra infatti essere scattata “una chimica immediata” sul set. Si sono incontrati per la prima volta nel 1985, quando Fox è stato chiamato, diverse settimane dopo l’inizio delle riprese, a sostituire Eric Stoltz nei panni dell’adolescente protagonista.

“Non conoscevo Michael, avevo solo sentito parlare di lui, ha raccontato Llyod. Sentivo di essere riuscito a malapena a superare le sei settimane di produzione, e ora avrei dovuto farlo di nuovo?”. Per il ruolo era stato infatti inizialmente ingaggiato un altro attore, che però mancava dell’ironia che il regista, Robert Zemeckis, stava cercando. Così fu licenziato e a sostituirlo arrivò Fox, rimasto subito colpito dal collega più anziano. “Era talmente bravo e divertente che ho pensato ‘Devo guardarmi le spalle perché questo tizio mi farà scomparire sullo schermo’”, ha raccontato l’attore, che ha fatto anche sapere di aver perso da poco la madre, scomparsa all’età di 92 anni lo scorso settembre e mai troppo entusiasta della parte del figlio.

Fox avrebbe infatti dovuto girare contemporaneamente il film e la serie televisiva Family Ties. “Avevo 23 anni, l’ho chiamata e le ho detto: ‘Vogliono che faccia questo film di Steven Spielberg (uno dei produttori, ndr), ma dovrò farlo di notte’. Lei mi ha risposto: ‘Sarai troppo stanco’”. Ma lui aveva deciso di accettare lo stesso, nonostante il disaccordo della madre. “Fino a due settimane fa, mia madre ha sempre pensato che che per me fare Ritorno al futuro fosse una pessima idea. Adorava il film, ma aveva ragione, mi sono stancato”. Eppure è stata anche la sua interpretazione a rendere intramontabile la saga, che ha ora ispirato anche un musical, che debutterà a Broadway il prossimo anno e che sembra aver già ricevuto l’approvazione favorevole da parte dei due co-protagonisti della pellicola: “Avrebbero potuto cadere in una trappola, ma hanno reso i personaggi completamente indipendenti e compiuti”, hanno commentato, mentre i fan sono in trepida attesa.