E’ stato concepito il nuovo casco per il ciclista di origini piemontesi: si chiama Bambino Pro Evo ed è il casco che verrà utilizzato per tentare il Record dell’Ora. Il modello è identico a quello utilizzato su strada e su pista dal campione verbanese in occasione di tutti i successi più importanti.

Record ora, casco Ganna: aerodinamicità e design

Ha un peso di 340 g per la taglia M, sei micro fessure sulla parte frontale che tramite un sistema di canali interni convogliano l’aria verso la parte posteriore. La forma della calotta è stata sottoposta a test all’interno della Galleria del Vento del Politecnico di Milano e restituisce un basso coefficiente di resistenza aerodinamica a prescindere dalla posizione della testa.
L’imbottitura utilizza una costruzione a cella aperta 3D anallergica, rimovibile e lavabile (spessore 5 mm) così come il cinturino sottogola Faux Leather Chinstrap.

Chi si è occupato dell’ottimizzazione aerodinamica è l’ingegner Luca Oggiano Principal Aerodynamicist del team INEOS-Grenadiers. Lo stesso che si è adoperato nello sviluppo della Pinarello Bolide F HR 3D, la bici che Filippo Ganna utilizzerà durante il test per stabilire il record dell’ora. La preparazione a questo evento è massimale, nulla può essere improvvisato: il risultato sportivo è anche figlio di un attento e meticoloso lavoro tecnologico.

“Barza Design”, nel nome di Stefano Barzaghi ha pensato appunto alla personalizzazione del casco. In verità è già da tempo l’artista italiano dei caschi dei campioni del ciclismo e del motociclismo.


Dietro a tutti i caschi personalizzati indossati da Filippo Ganna c’è lui, ma la lista dei corridori che hanno sfoggiato le sue “opere su calotta in policarbonato” è molto lunga. Da Valverde a Kristoff, Nibali, da Bennati, Paolini, a Bouhanni, da Miguel Angel Lopez a Gasparotto, Battistella…e tantissimi altri. Dove c’è la firma di Barza design, c’è l’eccellenza.

Contrariamente a tutte le altre volte, Stefano Barzaghi non ha ricevuto da Kask il prodotto finito, ma solo la calotta esterna che è stata poi successivamente stampata e assemblata alla struttura principale secondo la tecnologia In-Mold.
Questo, gli ha comportato nel lavoro un ulteriore grado di difficoltà a causa degli spessori minimi del componente (1 mm ca.) che si è dimostrato molto sensibile ad ogni sollecitazione.

Barzaghi ha dovuto così mettere da parte la sua vena artistica per realizzare quanto richiesto dal team INEOS-Grenadiers: un casco con un tricolore a sfumare che fosse in grado d’accompagnare la fascia, caratterizzata dalle medesime tonalità, stampata sul lato posteriore del body Bioracer Katana

Sulla calotta azzurra (i colori erano quelli della Nazionale) è stata applicata una tonalità bianca solo nella zona del Tricolore per limitare al massimo l’utilizzo di vernice ed il conseguente aggravio di peso. A seguire il nero ha trovato posto sulle fasce laterali.

Barza ha poi steso le tonalità più chiare della bandiera tricolore susseguentemente ha applicato a mano delle mini strisce stampate a plotter di diversa misura e lunghezza più tutte le decalcomanie dedicate a squadra e partner tecnico.


L’applicazione delle strisce è stata eseguita senza un ordine prestabilito, ma le indicazioni fornite del team INEOS erano chiare: l’estetica deve restituire un effetto velocità.

Alla fine, la lavorazione effettuata, quindi caratterizzata dagli effetti richiesti, è stata protetta con un solo strato di vernice traslucida a differenza delle 2/3/4 mani applicate solitamente.

Terminato il processo di protezione, la calotta esterna è stata poi inviata a Kask per l’assemblaggio. Il tempo totale di lavoro pari a 20 ore. Il costo di questa personalizzazione si aggira attorno ai 200 Euro che vanno ovviamente sommati al valore commerciale del casco.

Pinarello Bolide F HR 3D: il nuovo gioiello di Filippo Ganna per l’impresa

La Pinarello Bolide F HR 3D doveva necessariamente calzare a pennello: è stata progettata su misura del corridore per essere conforme all’irripetibile anatomia del ciclista piemontese e massimizzarne sia il comfort che la complessiva performance aerodinamica.

Le parole di Federico Sbrissa, Chief Marketing Officer di Pinarello:

La stampa in 3D ci ha permesso di introdurre nuove forme e caratteristiche che sarebbero state impossibili da replicare con le altre esistenti tecniche di lavorazione della fibra di carbonio. Con questo nuovo metodo, abbiamo creato una forma aerodinamica unica e raggiunto un incredibile livello di rigidità

“Questo progetto è talmente unico che crediamo possa essere l’inizio di una nuova era produttiva. Il prossimo passo sarà quello di rendere la bicicletta meno costosa e trovare modi per analizzare gli atleti con attrezzature a basso costo, in modo da disegnare attorno a ciascuno una bici su misura. Da un Campione del mondo, a ogni corridore del World Tour, e perché no a ogni ciclista nel mondo”