Dopo l’appello rivolto al Pd, Calenda torna a parlare attaccando anche Matteo Salvini sui temi più caldi della politica italiana. In primis, il leader di Azione si è voluto far da parte sul dibattito legato alla scelta dei ministri che sta tenendo sempre più banco sui banchi del Parlamento. Ecco la sua invettiva diretta in maniera particolare a Salvini:

Del toto ministri non può fregarmene di meno. Ora tocca al centrodestra trovare le persone che quel lavoro lo sanno fare. Noi faremo una opposizione costruttiva. Salvini è già stato nominato al Viminale ma non c’è mai andato: andava in giro invece a baciare prosciutti. Nella vita normale non meriterebbe di tornarci, ma merito e politica non hanno nulla a che fare tra loro.

Poi, la posizione forte sul Pd e l’invito a rinnovarsi per evitare di “distruggersi” come capitato nel corso di queste elezioni:

Il dialogo non si chiude con nessuno, ma è un partito in mano a cinque persone che sono sempre le stesse e se la decidono tra loro. Trovano una persona che li rappresenta ma poi alla fine si alleano con chiunque pur di stare al governo, questa cosa qui li ha distrutti dentro.

La risposta di Bonelli e Frantoianni

In tutta risposta, Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni, in una lettera pubblicata su un noto quotidiano, hanno criticato aspramente l’appello lanciato da Calenda al Pd. Il leader di Azione in particolare aveva affermato:

Il campo largo non esiste, scegliete tra il riformismo e il populismo dei Cinque Stelle. 

Tuttavia, secondo i due leader di Alleanza Verdi e Sinistra, il risultato elettorale del 25 settembre dimostra che una alleanza larga non avrebbe consegnato l’Italia alla destra. E affermano:

Si vuole continuare su questa strada che è stata irresponsabile? Noi non siamo d’accordo e lavoriamo per unire e non per dividere.

“Il nostro obbiettivo? Unire le forze sociali e politiche”

Bonelli e Frantoianni hanno spiegato che il loro l’obiettivo è quello di unire forze sociali e politiche per vincere la sfida dell’innovazione, per dare una risposta alla crisi climatica e al caro energia la cui soluzione si trova puntando nelle energie rinnovabili. Nella lettera, parlano anche della necessità di semplificare le procedure burocratiche per sbloccare in tempi rapidi 280 Gw di impianti di rinnovabili bloccati presso Terna e portare nei prossimi anni l’Italia verso l’autonomia energetica. Poi la critica verso i partiti di Azione, Lega e FdI; eco l’estratte principale:

La ricetta politica di Calenda consegnerebbe alla destra il governo del Paese e delle regioni per lunghi anni come già accaduto alle elezioni del 25 settembre. Per noi l’obiettivo è quello di unire forze sociali e politiche per vincere la sfida dell’innovazione, per dare una risposta alla crisi climatica, emergenza scomparsa dal vocabolario del leader di Azione, e al caro energia la cui soluzione si trova puntando sulle energie rinnovabili. Dobbiamo semplificare le procedure burocratiche per sbloccare in tempi rapidi 280 Gw di impianti di rinnovabili bloccati presso Terna e portare nei prossimi anni l’Italia verso l’autonomia energetica. L’Europa sta andando verso la transizione ecologica e spiace che Azione in Europa abbia votato contro il piano ‘Fit for 55’ insieme ai partiti di Meloni e di Salvini.