La Corea del Nord ha lanciato nella notte italiana almeno due missili balistici, che portano a cinque il conto totale dall’inizio della settimana. Lo ha reso noto la Guardia costiera giapponese, mentre fonti di Pyongyang hanno comunicato la notizia del lancio di un solo missile. Entrambi si sarebbero tuttavia rivelati innocui, senza invadere il confine della zona economica esclusiva giapponese.

Corea del Nord e nucleare, missili arma ormai collaudata

Nuova esercitazione militare della Corea del Nord, questa volta per via aerea tramite il lancio di missili in direzione del Giappone. Tabella di marcia assai fitta per Kim Jong-un, il quale continua a mettere in chiaro la sua potenza nucleare agli occhi del mondo. La soglia di attenzione del blocco atlantico resta alta, alla vigilia di una serie di appuntamenti elettorali importanti per Cina e Stati Uniti.

Evidente la coincidenza temporale con la visita in Corea del Sud della vicepresidente americana Kamala Harris, che si è recata al confine del 38° parallelo per osservare con i propri occhi la situazione bellica. Seul e Washington hanno poi concordato la strategia dell’Ulchi Freedom Shield, un’esercitazione militare congiunta a cui parteciperà anche il Giappone. Non si esclude che simultaneamente Pyongyang possa replicare a tono.

Il Comando di Washington per l’Indo-Pacifico ha detto di essere venuto a conoscenza dei lanci di missili balistici e di aver classificato il pericolo di lieve entità, almeno nell’immediato. Ma per gli esperti l’intensificarsi della frequenza di esercitazioni da parte della Corea del Nord consente a quest’ultima di sfruttare un vantaggio competitivo: gli Usa sono infatti chiamati a giocare su diversi tavoli, dal conflitto in Ucraina entrato in una nuova fase, all’Iran fino alle elezioni di metà mandato in programma a novembre.