Lukasz Skorupski, il Bologna e una storia d’amore arrivata al quinto anno. Il portiere polacco si è raccontato in un’intervista alla Gazzetta dello Sport, dove ha parlato del rapporto con Sinisa Mihajlovic, dell’arrivo di Thiago Motta e della sua crescita in rossoblù. La prossima sfida in campionato sarà contro la Juventus di Massimiliano Allegri, e in questa occasione il portiere si troverà di fronte a un compagno di Nazionale: Szczesny.

“A Torino per cercare la vittoria”

Il portiere polacco, nell’intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport, racconta come questo sia il periodo più importante della sua vita, calcisticamente parlando. Al suo quinto anno a Bologna, Skorupski ha vissuto una crescita importante migliorando, come raccontato da lui stesso, sotto moltissimi punti di vista. “Non sono un fenomeno, ho difetti perché sennò sarei Ter Stegen al Barcellona. Poi io faccio quello che dice l’allenatore, ma per me la cosa più importante è sempre parare. Ci tengo ai clean sheet, per ora solo in Coppa Italia non abbiamo preso gol e questo mi fa rosicare“.

Ora Skorupski sta già scaldando i guantoni per il big match di Torino contro la Juventus, una partita importantissima e sempre molto complicata. “La Juve è la Juve anche se non sta vivendo un momento magico. Ha come tutti dei difetti, e noi cercheremo di sfruttarli per vincere. Se giochi a calcio senza l’idea di portare a casa la vittoria allora vai a fare altro“. Dal lato opposto del campo, in mezzo ai pali dell’avversaria, prenderà posto il suo connazionale Szczesny, che dopo due pesanti infortuni in poche giornate tornerà a presidiare la porta bianconera. “Szczesny? Né un nemico né un amico. Un rivale. In nazionale il primo portiere è sempre lui: magari perché gioca nella Juve… Poi oh, sia chiaro: gioca nella Juve perché se l’è meritata eh, non per grazia divina“, ha commentato Skorupski. Ci sarà quindi un faccia a faccia tra i due polacchi, che da compagni di squadra torneranno a battagliare per cause differenti. 

Skorupski: “Il Bologna merita di più”

Parola d’ordine: fiducia, quella che Skorupski ha del suo Bologna. La stessa che il portiere chiede di avere anche ai tifosi, che immaginavano un avvio di campionato diverso. Meritiamo e valiamo assolutamente di più di ciò che abbiamo oggi. Oggi che abbiamo un nuovo tecnico, Motta, posso dire che gli alti e bassi nei giorni in cui Mihajlovic non c’era ci hanno influenzato. Nessuno l’ha detto ma stare senza l’allenatore a lungo non è sempre facile. Pesa“, ha commentato il polacco. “Con Mihajlovic siamo tutti fratelli. Abbiamo vissuto il suo difficile percorso, soffrendo insieme a lui, e tutti noi sentiamo un rapporto che c’è e sempre ci sarà. Mi è dispiaciuto che non ci siamo salutati, ma spero di farlo presto”. Con l’arrivo di Thiago Motta, il Bologna sta vivendo un altro inizio. “Di Motta mi è piaciuta la prima cosa che ha detto: ‘Voi fate quello che vi dico io e se sbagliate sarò sempre io il responsabile, davanti a voi e alla stampa’. Devo dire che mi ha rasserenato e adesso stiamo lavorando forte, più prima, e mi piace. La nostra è una squadra piena di talento, ma senza lavoro con il talento ci fai poco”.