La storia d’amore tra Alba e Luca Trapanese sta facendo molto parlare di sé perché è in grado di scaldare i cuori anche dei più aridi di sentimenti anche grazie a personaggi come Greta Thunberg che certe sindrome le stanno sdoganando. In Italia, poi, è già diventata leggenda perché detiene il record di aver inaugurato il registro delle adozioni per le persone single e omosessuali. Ora qualcuno di importante ha deciso di portarla ad un livello superiore trasformandola in sceneggiatura e film. Le peripezie che i due hanno passato per stare insieme, d’altronde, sembrano perfette per essere tradotte in script e poi lungometraggio. Vediamo i dettagli di questa attesa trasposizione che ha tutti i crismi per non passare inosservata.

La storia d’amore tra Alba e Luca Trapanese, il film

Si intitolerà “Nata per te” il film che Cattleya ha deciso di trarre da questa vicenda. Non si tratta più di una voce di corridoio (che in effetti si sentiva da un po’) ma di un vero e proprio progetto già in essere. Da qualche giorno infatti, sotto la direzione di Fabio Mollo, sono iniziate le riprese a Napoli della nuova produzione. Così viene definito dalla produzione;

“Luca e Alba sono una famiglia serena e felice, ma per restare insieme hanno dovuto intraprendere un cammino con molteplici ostacoli. Lui uno scrittore e attivista da sempre impegnato nel sociale, ora Assessore alle Politiche sociali per il Comune di Napoli. Lei una bambina con sindrome di Down che prima di arrivare tra le braccia di Luca è stata rifiutata dalla madre, e poi da altre 30 diverse famiglie.”

La speranza

Quello che si punta ad ottenere portando su grande schermo la storia d’amore tra Alba e Luca Trapanese è che, in un paese schiacciato ancora da stereotipi e con poca apertura verso questo tipo di adozioni, la complicità e la quotidianità di Luca e della piccola Alba ci illuminano e ci riempiono di speranza. Trapanese non solo aprirà le porte della loro vita, ma destinerà anche i suoi guadagni dal film a “A ruota libera Onlus”, per sostenere “Il Borgo Sociale”, un progetto di accoglienza per persone con disabilità senza genitori con la volontà di intraprendere un percorso di vita indipendente. Ecco come descrive la sua “ragazza” sui social:

“Non mi immagino più senza Alba, è impossibile. Ogni tanto dico che Alba mi ha salvato, ha dato un senso a tutte le cose che faccio. Non potrei mai immaginarmi senza Alba.”

Resta la curiosità per una storia forte e d’impatto ma vera. Gli ingredienti per un grande lavoro ci sono tutti.

Non vediamo l’ora di vedere questo film!