La Fiorentina è stata il primo club a vedere le gesta di Gabriel Batistuta. L’attaccante argentino è stato una vera e propria leggenda in maglia viola con più di 200 reti in nove anni di permanenza tra campionato e coppe europee. Soprannominato dai tifosi Batigol, ha fatto sognare una generazione intera con i suoi gol e la sua mitraglia, presente in ogni esultanza. Dal 2018 l’ex bomber è in possesso della qualifica UEFA A che gli consentirebbe di allenare fino alla Serie C e di fare il vice in B e A. Il classe 1969 è stato presente al Festival dello Sport di Trento organizzato da La Gazzetta dello Sport insieme ad un suo ex compagno ai tempi dell’Inter, Javier Zanetti. Futuro da dirigente alla Fiorentina, rimpianti nerazzurri e le possibilità di Scudetto della Roma gli argomenti trattati durante l’evento.

Batistuta: “Vorrei fare il dirigente alla Fiorentina”

Fiorentina che è sempre stata nei pensieri di Batistuta anche dopo l’addio e il ritiro dal calcio giocato. Il secondo miglior marcatore della storia viola non ha nascosto il suo desiderio di tornare in un’altra veste: Sogno un ritorno nel club in cui ho fatto meglio, in stile Facchetti e Zanetti all’Inter e Maldini al Milan. Tutti sanno che lo voglio, chiaramente c’è da capire se la società è disposta a puntare su di me o no. Sarebbe sicuramente una bella cosa e mi proporrei volentieri, ma non posso convincere il club solo perchè ho questa volontà. Firenze è casa mia, lo sarà sempre. Aspetto l’opportunità giusta per mettermi in gioco da dirigente, vedremo cosa accadrà”. Il giocatore arrivò nel capoluogo toscano a 22 anni dopo una stagione da 13 gol in 30 presenze con il Boca Juniors. E’ stato uno dei pochi giocatori a militare sia nel Boca che nel River Plate. Con la Fiorentina Batistuta ha vinto un campionato di Serie B nel 1993 e una Coppa Italia nel 1995 e una Supercoppa Italiana nello stesso anno.

Le ambizioni della Roma e il rimpianto Inter

Al Festival dello Sport di Trento, Batistuta non ha parlato solo di Fiorentina. L’argentino ha anche parlato del suo periodo alla Roma, con la vittoria dello Scudetto: “Sono legatissimo alla Capitale, qui ho vinto un campionato e porterò sempre con me quella stagione. Una parte di me è rimasta qui anche se a Firenze ho più amici”. Su Mourinho e le ambizioni del club invece: “Con lui e l’arrivo di Dybala la città sta vivendo un entusiasmo incredibile. Mi auguro possano raggiungere grandi traguardi. Scudetto? Sono passate 6 giornate, potrebbe essere l’anno buono ma ci sono tante pretendenti”. Una di queste è l’Inter, altra ex squadra di Batistuta che ci tiene a scusarsi con i tifosi: “A loro chiedo perdono per non aver lasciato il segno come avrei voluto. Moratti mi aveva corteggiato molto volte e non sono riuscito a ripagarlo. Mi sono rifatto dando loro una grande mano nell’acquisto di Lautaro Martinez. Molti mi avevano interpellato per quel motivo ma dopo le sue partite con la Nazionale mi sono tranquillizzato”.